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MONFALCONE - Bullian: «Fondo vittime amianto fermo da due anni: 40 milioni congelati, zero euro alle persone»

Il consigliere denuncia: solo una societą pubblica ha fatto richiesta, nessun indennizzo erogato.
Aggiunto il: 12/06/2025
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«Da oltre due anni il Fondo per le vittime dell’amianto, istituito con 80 milioni di euro complessivi per il quadriennio 2023‑2026, è completamente bloccato. Nessun euro è stato finora erogato, e 40 milioni risultano attualmente congelati», afferma il consigliere regionale Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica FVG) dopo aver ricevuto risposta a un’istanza di accesso agli atti presentata all’INAIL, ente erogatore del Fondo. Dal documento emerge che le domande di accesso al Fondo sono state presentate, per il 2023 e il 2024, da una sola società partecipata pubblica, verosimilmente Fincantieri. Per il 2025, invece, non risultano ancora richieste, poiché il termine scade a gennaio 2026. Secondo quanto riferito dall’INAIL, l’istruttoria è attualmente sospesa a causa di rilievi della Commissione Europea sulla possibile natura di aiuto di Stato delle erogazioni previste. Pertanto, nessuna delibera è stata ancora adottata e nessun indennizzo liquidato. Bullian critica l’impianto normativo del Fondo, che a suo avviso sarebbe stato concepito «in modo da favorire un’azienda pubblica della cantieristica navale, i cui dirigenti hanno avuto condanne definitive per decessi da esposizione all’amianto». A suo parere, le risorse dovrebbero essere destinate esclusivamente alle vittime o ai loro familiari, senza coinvolgimento di imprese responsabili dei danni accertati. Nonostante una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e varie iniziative nelle sedi istituzionali, la situazione è rimasta invariata. «Il Fondo è stato creato con una formulazione che oggi lo rende, di fatto, inoperante – osserva Bullian –. Il Governo dovrebbe intervenire per uscire da questo stallo». Il consigliere conclude chiedendo che il Fondo venga cancellato e le risorse trasferite al Fondo storico per le Vittime dell’Amianto o alla ricerca sulle malattie correlate, con benefici diretti per i lavoratori esposti.

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