MONFALCONE - Moretti: “isontino in crisi, Regione e Asugi risponderanno?”
ROCCASECCA - Sacco: "Area Vasta del Cassinate opportunità concreta per rilanciare il territorio”
“Quando avevo segnalato (era fine febbraio scorso) la pubblicazione del Decreto del 17/5 Piantedosi-Salvini che prevedeva il declassamento della categoria antincendio dell’Aeroporto di Ronchi dei Legionari da VIII a VII proprio nel momento in cui tale struttura è in progressivo aumento di traffici e si avvia nel 2025 a superare il milione e mezzo di passeggeri, mi era stato risposto (la sen. Tubetti) che nulla sarebbe cambiato negli standard di sicurezza dell’unico aeroporto della nostra regione. Peccato che le cose non stiano così: è del 31 maggio scorso l’ordine del giorno del Comando di Gorizia che recepisce tale declassamento, prevedendo la diminuzione di 12 unità operative – 4 qualificati e 8 vigili – all’interno del presidio aeroportuale. Una scarsa considerazione da parte del Governo, considerati gli investimenti fatti dalla Regione prima con il polo intermodale, poi per ammodernare la struttura, rifare le piste di decollo e atterraggio, e rendere competitivo lo scalo attraverso l’acquisizione di nuovi voli. Ronchi potrà ancora ricevere voli dirottati per scarsa visibilità o nebbia dai vicini aeroporti del Veneto? Potrà ancora accogliere aerei militari e civili di grosse dimensioni, cargo o trasporti di tipo militare? Come si ovvierà a tale svantaggio competitivo? Allora, l’aumento dalla VII all’VIII categoria fu fatta proprio per questo. Sorgono spontanee due domande: i dodici vigili in meno finora non servivano, erano un optional? Non sarà mica questo il modo di recuperare il personale promesso in più tra Gorizia e Monfalcone dal sottosegretario Molteni durante la sua visita a Monfalcone del gennaio scorso? Fosse così, sarebbe davvero una beffa. Siccome sulla sicurezza non si scherza, il Governo ci ripensi".
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