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Nuova polemica sul progetto dell’ovovia cittadina dopo quanto accaduto in Consiglio comunale durante la discussione sulla variante urbanistica. Il Comitato No Ovovia accusa la maggioranza di incoerenza politica e chiede all’Amministrazione di ritirare il progetto. «È sconcertante quanto accaduto in Aula», afferma William Starc, coordinatore del comitato. Durante il dibattito su un atto presentato dalla Giunta, è stata depositata una mozione — firmata da esponenti della stessa maggioranza — che propone modifiche radicali al tracciato dell’impianto, spingendo l’ipotesi di un prolungamento fino a Monte Grisa. Una mossa che secondo il Comitato rappresenta «un cortocircuito istituzionale» e l’«ammissione esplicita» di una mancanza di visione condivisa. «Con un atto si chiede di approvare un progetto e, contemporaneamente, con un altro si vuole stravolgerlo. È il segno di una maggioranza in tilt», dichiara Starc.
Il nuovo tracciato, secondo i critici, comporterebbe ulteriori impatti ambientali: «Maggior disboscamento, costi più elevati e un’infrastruttura ancora più vulnerabile ai venti», avverte il Comitato, che ricorda come già nel 2022 l’ipotesi Monte Grisa fosse stata sollevata e criticata. Per i No Ovovia, il progetto «non è sostenibile economicamente, non risponde a esigenze trasportistiche reali ed è stato pensato solo per fini turistici». E definiscono “paradossale” che tale consapevolezza venga messa «nero su bianco» in una mozione, mentre in Consiglio si registra la sesta giornata di silenzio da parte della maggioranza. «La città merita trasparenza, serietà e partecipazione reale — conclude Starc —. Chiediamo il ritiro della delibera e un confronto vero con cittadini, tecnici e istituzioni, prima che sia troppo tardi».
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