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TRIESTE - Sequestrati 9 milioni per truffa sul bonus facciate e autoriciclaggio.

Finti crediti fiscali e investimenti in oro, lusso e stabilimenti balneari.
Aggiunto il: 20/06/2025
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La Guardia di Finanza, su mandato della Procura della Repubblica di Pistoia, ha eseguito un sequestro preventivo per un totale di circa 9 milioni di euro nei confronti di due soggetti residenti nelle province di Pistoia e Massa Carrara. Al centro dell’operazione, denominata “Facciate di Carta”, una truffa basata sulla creazione e cessione di crediti fiscali fittizi legati al “bonus facciate”, seguita da attività di autoriciclaggio dei proventi illeciti. Le indagini, partite nel 2022, hanno preso le mosse da una società con sede a Trieste e hanno consentito di risalire a una società del pistoiese operante come “general contractor”, che, attraverso false comunicazioni all’Agenzia delle Entrate, avrebbe indebitamente ottenuto rilevanti crediti d’imposta. Gli inquirenti hanno accertato che i requisiti per accedere al bonus erano simulati: i lavori risultavano spesso inesistenti, gonfiati nei costi o mai pagati nemmeno in minima parte.
Molti proprietari degli immobili coinvolti hanno dichiarato di non aver commissionato alcuna opera edilizia, smentendo i lavori dichiarati. I crediti d’imposta falsi erano poi ceduti a banche e aziende private, generando così liquidità. Attraverso l’analisi dei flussi finanziari, le Fiamme Gialle hanno individuato la destinazione finale dei fondi: lingotti d’oro, polizze assicurative, orologi di lusso e perfino uno stabilimento balneare con ristorante in Versilia. Sono in corso perquisizioni e notifiche nei confronti degli indagati, già destinatari di una richiesta di arresti domiciliari. Si ricorda che, ai sensi del D.Lgs. n. 188/2021, le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.A

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