TRIESTE - Alla Sinagoga si apre il Festival Viktor Ullmann con Mahler, Fano e Weill.

Domenica 22 giugno alle 18.00, presso la Sinagoga di via San Francesco, si apre la XII edizione del Festival Viktor Ullmann, prima rassegna al mondo dedicata alla musica degenerata, dell’esilio e dei campi di concentramento. Il concerto inaugurale, a ingresso libero, vedrà protagoniste l’Orchestra Abimà e la Civica Orchestra di Fiati “Giuseppe Verdi” dirette da Davide Casali. In programma, in prima mondiale, la V Sinfonia di Gustav Mahler, eseguita per la prima volta all’interno di una sinagoga, e Impressioni Sinfoniche da Napoleone di Guidalberto Fano, ebreo perseguitato dalle leggi razziali. Come bis sarà eseguito per la prima volta in Italia l’inno israeliano Hatikvah nella versione di Kurt Weill, anch’egli musicista ebreo fuggito dal regime nazista. Sarà presente Vitale Fano, nipote del compositore. «Anche questa edizione – spiega Casali – offre l’opportunità di riscoprire grandi compositori dimenticati a causa delle persecuzioni». Il festival, nato per dare voce a musicisti censurati o deportati, propone ogni anno rare esecuzioni assolute frutto di studi storici e filologici. Dedicato a Viktor Ullmann, compositore deportato a Terezín e morto ad Auschwitz, il festival promuove un’esperienza musicale e umana insieme, con l’obiettivo di stimolare la riflessione sulle tragedie causate dall’odio e dall’intolleranza. Numerose le collaborazioni artistiche: tra le principali, quelle con la Comunità Ebraica di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Casali e istituzioni musicali internazionali.