MONFALCONE - Razzini: “Continuano i “ceffoni” da Roma per le smanie sceriffesche di Cisint”

“Anche se gli elettori hanno premiato di continuo le sue messe in scena continuano i "ceffoni" da Roma per le smanie sceriffesche di Cisint.  Prima ha incassato sorridendo la bocciatura del suo piano di chiuder la centrale. Poi ha fatto lo struzzo sul decreto vergogna amianto. Piu' di recente ha dovuto ingoiare gli accordi che la sua Lega e il governo han fatto per far arrivare altri extracomunitari nell' orbita Fincantieri. Ora si era lanciata sull' inesistente emergenza sicurezza e voleva trasformare la polizia locale in una specie di milizia armata da far lavorare fino all' una di notte. Il tutto in una realta' che non e' affatto come lei la dipinge in Tv. I reati gravi per fortuna quasi non esistono. Sfido a ricordar rapine a mano armata, stupri , ferimenti, sparatorie, omicidi. Eventi rarissimi grazie a Dio.  Ci vuole misura e quando si amministra ma a Cisint vediamo che interessa lo show personale, il nemico.  Se le battaglie da fare non ci sono se le inventa. Dopo le balle su Monfalcone talebana ecco ora pronta la fiaba di Monfalcone stile bassifondi di Caracas. Ne ha bisogno lei. Per farsi paladina dei paurosi. Non serve anzi alla la citta', che ha bisogno semmai di serenita' e di rivitalizzarsi perche' con queste isterie la si sta trasformando in un dormitorio squallido e triste. I controlli antidegrado servono si, a piedi, magari fino alle 11 d' estate.  Non occorrono uomini armati fino ai denti, ma occhi vigili e amici di esercenti e cittadini”.

Federico Razzini - Territorio e Liberta'