TRIESTE - Anime (in)quiete: il Teatro Stabile Sloveno presenta la stagione 2025/26 tra riflessione, confini e umanità.

Il Teatro Stabile Sloveno alza il sipario con un cartellone che invita a riflessioni sull’inquietudine del presente. Col motto “anime (in)quiete”, il direttore Danijel Malalan chiude il mandato proponendo una programmazione ricca di contaminazioni, tra produzioni originali, ospitalità e collaborazioni internazionali. Il tema della guerra, delle barriere e delle identità ferite attraversa molte delle produzioni: dalla commedia “La bottega del caffè” (di Janusz Kica) al dramma “Dall’altra parte” di Ariel Dorfman, passando per la struggente storia d’amore in “Veronica di Desenice”, diretta da Maruša Kink. Grande attenzione alla memoria storica e letteraria: con “Treno n. 123 verso il futuro”, collage dedicato al poeta Kosovel, e con il debutto fuori abbonamento dello spettacolo-monologo “Shakespeare” con Sebastian Cavazza. Il programma in abbonamento si arricchisce di una commedia ospite di successo – “Come liberarsi del futuro marito” dello Špas teater. il calendario dei “programmi a scelta” propone sei spettacoli di prosa, musica e danza, tra cui: “Il trio di Belgrado”, il concerto celebrativo della diva slovena Helena Blagne, la pièce satirica “I padroni della stupidità” e lo spettacolo di danza “Sogno di una notte di mezza estate” della Compagnia Opus Ballet. Tra le novità, l’omaggio alla tradizione dalmata con la Klapa Cambi, la produzione per l’infanzia “La fuggitiva calza Paola” di Primož Forte e lo spettacolo “Alla ricerca della lingua perduta” di Goran Vojnović, sulla frattura tra Italia e Slovenia. Anche Gorizia avrà un proprio abbonamento, con proposte mirate e lo spettacolo “Pegule” di Iztok Mlakar. Il pubblico potrà approfittare anche dell’abbonamento per famiglie e formule pensate per scuole e spettatori della domenica. Le prenotazioni si apriranno lunedì e fino al 31 luglio sarà possibile acquistare gli abbonamenti a prezzo ridotto. Infine, è stata premiata la produzione più amata dal pubblico: “Micka, la figlia del sindaco”, diretta da Vito Taufer, ha ricevuto il Premio del Primorski dnevnik per il gradimento a Trieste e Gorizia.