RONCHI DEI LEGIONARI - Laghi delle Mucille senza studio ambientale.

A un anno e mezzo dall’approvazione del finanziamento da 50.000 euro da parte della Regione Friuli Venezia Giulia per uno studio ambientale sui Laghetti delle Mucille, non risulta ancora alcun affidamento ufficiale all’Università di Trieste, destinataria prevista della ricerca. È quanto denuncia il circolo locale di Legambiente, che chiede al sindaco di Ronchi dei Legionari e ai consiglieri regionali firmatari dell’ordine del giorno – Moretti, Fasiolo, Bullian, Calligaris e Bernardis – di attivarsi per sbloccare la procedura. Il progetto, inserito nella Legge Regionale 16 del 28 dicembre 2023, nasceva in seguito a una serie di iniziative promosse da Legambiente, tra cui gli incontri pubblici con la “Goletta dei Laghi” nel giugno 2023, che avevano posto l’attenzione sulla tutela del sito Natura 2000 “Carso Triestino e Goriziano” e sulla criticità degli sversamenti delle acque meteoriche inquinate dell’autostrada A4 nei laghetti. Nel frattempo, l’associazione ambientalista ha elaborato un documento consegnato all’amministrazione comunale di Ronchi, indicando cinque linee di approfondimento prioritarie per lo studio: analisi vegetazionale e faunistica dell’area, verifica dell’impatto dei reflui autostradali, censimento dei prati stabili naturali e un’indagine aggiornata sul rischio alluvionale sulla base di uno studio scientifico dell’Università di Trieste pubblicato nel 2023.
Per Legambiente, il ritardo è preoccupante non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche per l’ambiente. “La tutela della qualità delle acque potrà essere garantita solo con opere di depurazione a carico della Società Autostrade Alto Adriatico”, affermano, aggiungendo che la salvaguardia dell’ecosistema richiede l’inserimento dei laghetti nella Riserva naturale regionale Laghi di Doberdò e Pietrarossa – ancora priva di organo gestore – o, in alternativa, la definitiva istituzione del Parco cittadino delle Mucille, annunciato nel 2008 ma mai attuato.