GORIZIA / NOVA GORICA - Jumping Overcoming Boundaries: il salto con l’asta che unisce Italia e Slovenia.
MONFALCONE - Ubriaca molesta titolari di un locale: intervengono i Carabinieri, scatta l’allontanamento.
Ha preso il largo al chiaro di luna, dall’antico Arsenale di Venezia, l’Ammiraglia simbolo della prima edizione della Regata Internazionale dell’Adriatico: una competizione velica che unisce sport, cultura e identità condivise lungo le 114 miglia tra Venezia, Pola e Lussino. Tra le vele delle 14 imbarcazioni in gara, provenienti da Italia, Croazia, Slovenia, Polonia, Olanda e Germania, anche quella di GO! 2025, il progetto transfrontaliero che vede Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura. Un’occasione di visibilità internazionale, ma soprattutto un momento per ribadire i legami profondi tra le sponde adriatiche. Alla cerimonia ufficiale presso la Porta Aurea di Pola ha preso parte anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha portato il saluto di GO! 2025: «Questa regata non è solo un evento sportivo, ma una manifestazione dal valore culturale straordinario, che richiama le nostre radici comuni – romane e veneziane – e il senso profondo di appartenenza a una storia condivisa». Ziberna ha ricordato anche il forte legame tra Gorizia e l’Istria: «Circa il 20% della nostra popolazione è composta da esuli o discendenti di esuli da Istria, Fiume e Dalmazia. Per questo la partecipazione a questa regata assume un significato anche personale, oltre che collettivo. L’Ammiraglia diventa simbolo di dialogo, memoria e cooperazione tra popoli». L’iniziativa, promossa da Yacht Club Venezia ed Europa Adriatica Nordest, è dedicata alla figura dell’Ammiraglio Agostino “Tino” Straulino, lussignano, campione olimpico di vela e storico comandante della nave Vespucci. Una scelta che onora un’eredità marinara e culturale che guarda al futuro senza dimenticare il passato.
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