MONFALCONE - Uomo straniero di circa 50 anni entra in un negozio ed in modo molesto chiede soldi alla commessa.
VICENZA - oltre 1,5 milioni di passaggi ciclistici nel 2024.
Valorizzare e rafforzare la rete degli empori solidali dell’Emilia-Romagna è l’impegno della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali, che ha approvato una risoluzione a prima firma di Gian Carlo Muzzarelli (PD), condivisa anche da Civici con de Pascale e sostenuta da oltre trenta consiglieri regionali. Durante la seduta, dedicata al tema della povertà, è emerso un messaggio chiaro: gli empori solidali sono piattaforme fondamentali per l’aiuto concreto a famiglie in difficoltà, e oggi più che mai necessitano di risorse, innovazione e una visione di lungo periodo. «Gli empori – ha dichiarato Muzzarelli – sono presìdi di comunità che distribuiscono beni di prima necessità, ma soprattutto offrono ascolto, relazioni e orientamento. In un momento in cui la povertà relativa in regione è salita al 6,8% (dati Istat), occorre potenziare queste esperienze». Ad annunciare un nuovo bando da 1 milione di euro in uscita entro luglio è stata l’assessora al contrasto alle povertà Elena Mazzoni, che ha sottolineato la volontà della Regione di rendere strutturale il sostegno agli empori: «Non sono semplici market solidali, ma luoghi di dignità e accoglienza, dove le persone fanno la spesa con discrezione grazie a tessere a punti, e trovano anche supporto umano e servizi di accompagnamento all’autonomia». Una rete in crescita, con oltre 25 mila persone raggiunte Nel 2024 gli empori solidali regionali sono saliti a 44 (erano 25 nel 2021), con oltre 8.100 nuclei familiari aiutati, per un totale di 25.000 persone (un terzo sono minori). Fondamentale il ruolo dei 1.300 volontari attivi e delle 423 aziende donatrici, con beni distribuiti per 9 milioni di euro. In audizione sono intervenuti i principali attori del sistema: da Banco Alimentare a Caritas, da Croce Rossa alle associazioni locali. Tutti hanno evidenziato il valore del lavoro in rete, l’importanza dell’educazione alimentare, la centralità del recupero e del contrasto allo spreco, e la necessità di equità nella distribuzione delle risorse. La politica compatta sul tema: “Una rete che cambia vite” Numerosi i contributi anche dai consiglieri regionali. Tra gli interventi:
• Maria Costi (PD): “Piani personalizzati per le famiglie e attenzione ai minori”. • Paolo Trande (AVS): “Un terzo dei poveri sono lavoratori. Gli empori sono decisivi”.
• Elena Ugolini (Rete civica): “L’aiuto deve essere anche educativo. Recupero e spreco zero sono chiave”. • Nicola Marcello (FdI): “Empori fondamentali nel post-Covid, alluvioni e accoglienza ucraini. Servono fondi equi per tutti”. •Matteo Daffadà (PD): “Gli empori sono anche strumento per la ricerca di lavoro”.
•Priamo Bocchi (FdI): “Coinvolgono e trasformano anche i volontari. Non dimentichiamo mai il tema della povertà”.
Approvati infine due emendamenti alla risoluzione: uno proposto da Muzzarelli sull’attuabilità degli interventi e uno condiviso da Bocchi e Ugolini sul riconoscimento del lavoro svolto dagli empori. La Commissione si prepara ora a monitorare le prossime tappe del bando regionale, con l’obiettivo dichiarato di consolidare il modello degli empori solidali come struttura permanente del welfare emiliano-romagnolo.
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