MONFALCONE - Cede un pezzo di soffitto sotto il passaggio che conduce all'ingresso di servizio di teatro comunale.
ROCCASECCA - Celebrazioni per San Tommaso d’Aquino con onorificenza al filosofo Giovanni Ventimiglia.
Abbiamo studiato a fondo il regolamento approvato dalla maggioranza. Non ci siamo limitati a slogan o impressioni. Abbiamo letto gli articoli, verificato le norme e confrontato il testo con quanto avviene in altri Comuni del Friuli Venezia Giulia. E la conclusione è chiara: non è un buon regolamento.
Ecco perché:
1. Armi assegnate in modo troppo generico
L’articolo 19 consente il porto continuativo e la custodia dell’arma a casa dell’agente, anche fuori servizio, senza una valutazione specifica del rischio. Una scelta discrezionale, lontana da modelli più rigorosi come quello di Trieste, dove le armi restano in armeria.
2. Body cam senza regole di garanzia
Nel regolamento non c’è alcuna indicazione sui tempi di conservazione dei video e nessuna previsione sull’accesso da parte dei cittadini in caso di contestazioni. Si tratta di una grave lacuna in termini di trasparenza.
3. Troppo potere al Comandante, zero controlli esterni
Il Comandante decide su armamento, turni, disciplina e accesso agli atti (articoli 8, 9 e 34). Ma manca qualsiasi organismo di garanzia. A Pordenone, ad esempio, esiste un Comitato con rappresentanza del Comune e della Prefettura. Qui no. Inoltre, l’accesso agli ordini di servizio è negato anche dopo l’esecuzione, in contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato n. 1234/2023.
4. Agenti meno formati e meno tutelati
I turni vengono programmati senza consultazione sindacale (art. 21), in violazione della legge 300/1970.
L’addestramento al tiro è previsto solo due volte l’anno (art. 19.11), mentre altrove si svolge ogni tre mesi. Chi lavora per la sicurezza merita regole chiare e formazione adeguata, non ambiguità.
Abbiamo espresso un voto politico, serio, motivato e coerente, continua la nota. Non contro qualcuno, ma a favore di un’idea diversa di sicurezza: trasparente, equilibrata, professionale.
Difendere regole giuste non significa essere contro la Polizia Locale. Significa volerla mettere nelle condizioni migliori per servire la comunità.
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