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“Diego Moretti ormai è ossessionato da Anna Maria Cisint. Dal giorno delle elezioni concentra il suo tempo su questioni di forma e cavilli regolamentari, come se il futuro di Monfalcone dipendesse dalla terminologia con cui si definisce un consigliere delegato”. È quanto afferma in una nota Antonio Calligaris, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, che replica alle critiche sollevate da Moretti, capogruppo del Pd, sull’operato della sindaca Cisint e sul tema delle deleghe assegnate in Consiglio. “Piuttosto che occuparsi delle vere sfide della città – spiega Calligaris – Moretti preferisce interrogarsi se sia legittimo conferire deleghe contro la radicalizzazione islamica o se un consigliere delegato possa relazionare in aula. Questioni che il Testo unico degli enti locali, gli statuti comunali e la prassi ultraventennale chiariscono da tempo: un consigliere comunale può ricevere deleghe, ha funzioni di consulenza e può intervenire in aula per riferire sulle materie assegnate”. Il consigliere leghista ribadisce che “anche il Tuel consente al sindaco di delegare alcune funzioni persino ai consiglieri circoscrizionali. La polemica sollevata dal Pd è pretestuosa e sterile. La verità è che la concezione di democrazia di Moretti è quella per cui Cisint, forte di 1.800 preferenze, dovrebbe restare in silenzio. Ma questa non è la nostra idea di confronto istituzionale né di rappresentanza democratica”.
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