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BOLOGNA - Commercio: riconosciuti 63 hub urbani e di prossimità in Emilia-Romagna.

In arrivo 14 milioni di euro per rivitalizzare borghi e centri storici.
Aggiunto il: 17/07/2025
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La Regione Emilia-Romagna ha ufficialmente riconosciuto i primi 63 hub urbani e di prossimità, accogliendo tutte le proposte di candidatura presentate dai Comuni entro il 31 marzo 2025. Un’iniziativa che mira a qualificare e innovare la rete commerciale nei centri storici e nelle aree decentrate, contrastando il degrado e garantendo nuovi servizi ai cittadini. Le risorse disponibili ammontano a 14 milioni di euro, che saranno assegnate tramite un bando in uscita entro la fine dell’anno. Inoltre, sono in fase di concessione 1,5 milioni di euro per finanziare nuovi studi di fattibilità, propedeutici alla creazione di ulteriori hub. Gli hub riconosciuti sono distribuiti su tutto il territorio regionale, dalle grandi città ai piccoli Comuni delle aree interne e appenniniche. In particolare: 7 hub nella provincia di Bologna, 9 a Forlì-Cesena, 6 a Ferrara, 12 a Modena, 3 a Piacenza, 4 a Parma, 2 a Ravenna, 13 a Reggio Emilia e 7 a Rimini.

“Abbiamo registrato una forte mobilitazione dei territori e un’ottima qualità delle proposte – ha dichiarato l’assessora al Commercio Roberta Frisoni –. Gli hub riconosciuti potranno ora accedere ai fondi regionali per realizzare interventi di riqualificazione, innovazione e promozione. Si tratta di un primo importante passo nell’attuazione della nuova legge regionale sul commercio, con l’obiettivo di rilanciare i quartieri e sostenere un commercio sostenibile e attrattivo”. Degli hub riconosciuti, 47 sono urbani (collocati nei centri storici e nelle aree centrali) e 16 di prossimità (in zone più periferiche o residenziali). Le risorse serviranno per migliorare accessibilità, attrattività, sostenibilità, supportare l’imprenditoria giovanile e femminile e rafforzare la vocazione commerciale dei luoghi. Tra i criteri per il riconoscimento: accordi di partenariato locale, programmi triennali di sviluppo e innovazione e strategie condivise per mobilità, servizi e contesto urbano. I Comuni potranno presentare nuove candidature ogni anno entro il 31 marzo.

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