SAN DORLIGO DELLA VALLE - Zalukar: “Gravi omissioni nei soccorsi in Val Rosandra

È durissima la presa di posizione di Walter Zalukar, medico ed ex consigliere regionale, sull’operazione di soccorso al tredicenne precipitato per oltre dieci metri in Val Rosandra. Secondo Zalukar, “qualcosa non ha funzionato” e lo si è capito sin da subito: due ore per soccorrere un ferito grave e nessuna assistenza medica sul posto per lenire il dolore del ragazzo. L’elicottero sanitario era impegnato su un altro intervento nelle Dolomiti friulane, mentre da Venezia era arrivato quello dei Vigili del fuoco. Ma invece di intervenire, si è limitato ad atterrare nei pressi della Grandi Motori, senza prestare soccorso al ferito. Solo mezz’ora dopo è arrivato l’elisoccorso regionale che ha recuperato il ragazzo. Il motivo? A fornire una spiegazione è il sindacato CONAPO, secondo cui è stata la Sores – la centrale operativa regionale – a impedire al mezzo dei pompieri di intervenire. “Una decisione inspiegabile – denuncia Zalukar – soprattutto perché non è stata inviata nemmeno l’automedica e all’equipaggio dell’ambulanza non sarebbe stato permesso di raggiungere il ferito. Due ore di dolore, senza cure né medici: perché?” Il sindacato dei Vigili del fuoco parla apertamente di “soccorso parallelo” in Friuli Venezia Giulia, dove – secondo il CONAPO – la componente sanitaria e il volontariato finirebbero per sostituirsi ai Vigili del fuoco anche in operazioni tecniche per le quali non avrebbero competenze, mezzi né dispositivi di protezione adeguati. “Un rischio enorme – sottolinea Zalukar – che mina l’efficacia del sistema di soccorso e che sembra rispondere più a logiche di potere che a criteri operativi”. “Questa vicenda – conclude – è grave e richiama da vicino la tragedia del Natisone. Ma sembra che non si voglia imparare nulla dagli errori: chi gestisce il sistema deve rispondere di queste scelte. Serve trasparenza e soprattutto un soccorso efficace, non compromesso da logiche politiche”.