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FIRENZE - la Commissione Cultura approva il DEFR 2026: più risorse per istruzione e patrimonio.

“Il nostro lavoro diventa linea di evoluzione dell’Ente: cultura e accesso all’educazione al centro delle scelte” – Giachi.
Aggiunto il: 23/07/2025
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Approvato a maggioranza dalla Commissione Istruzione e Cultura, presieduta da Cristina Giachi (Pd), il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2026 della Toscana. Il documento prevede complessivamente 5,7 miliardi di euro per l’attuazione dei 29 progetti regionali entro il 2028, di cui il 40% concentrato già nel 2026. Per l’area di competenza della commissione, le risorse ammontano a circa 623 milioni nel triennio, pari all’11% del totale, con 243 milioni stanziati per il solo 2026.
“Questo DEFR raccoglie le principali linee evolutive della legislatura – ha spiegato la presidente Giachi – e integra molti dei contributi nati dai dibattiti e dalle iniziative della Commissione. È un segnale importante vedere che il lavoro svolto diventa orientamento strategico per l’Ente. In particolare, è fondamentale l’affermazione del principio di accessibilità ai servizi educativi, che devono essere economici e, quando possibile, gratuiti. È una risposta concreta alla situazione emergenziale che vivono il Paese e la Toscana”. Giachi ha sottolineato anche l’inserimento del sostegno all’impresa culturale tra gli obiettivi strategici del dipartimento Cultura. Il documento prevede l’incremento delle risorse al sistema culturale toscano, anche attraverso il Fondo Sociale Europeo, e progetti di valorizzazione come i restauri della villa di Careggi e della villa Ambrogiana, con l’intento di creare un soggetto di gestione condivisa con il ministero. Sul piano nazionale, la Toscana è capofila della candidatura interregionale della Via Francigena a sito UNESCO, affiancata da quella delle ville-fattoria del Chianti Classico. Confermate, inoltre, le misure a favore dell’istruzione già previste per il 2025, come l’asilo nido gratuito per le famiglie con ISEE fino a 40mila euro e il sostegno alle scuole dell’infanzia paritarie. Tra le priorità anche la digitalizzazione del patrimonio pubblico bibliografico, archivistico e fotografico, con il progetto Digital Library in chiusura a giugno 2026, e il potenziamento dell’ecosistema digitale culturale regionale.

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