TRIESTE - Arrestato un cittadino rumeno condannato per tentato furto aggravato

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TRIESTE - Arrestato in Olanda ed estradato in Italia: indagini a Trieste dopo il ritrovamento di un’arma in stazione.

L’uomo, cittadino turco, è ritenuto inserito in circuiti criminali, ma non collegato a progettualità terroristiche
Aggiunto il: 01/09/2025
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Un cittadino turco è stato arrestato nei Paesi Bassi lo scorso 3 aprile ed estradato in Italia il 27 giugno in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Trieste, con l’accusa di possesso e detenzione di arma. La misura cautelare è frutto delle indagini condotte dalla DIGOS di Trieste e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinate dalla Procura della Repubblica, a seguito del ritrovamento il 6 luglio 2024 di una valigia abbandonata in un bar della Stazione Centrale di Trieste al cui interno era nascosta un’arma. L’episodio aveva destato particolare allarme anche per la concomitante imminente visita del Santo Padre alla città in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia. L’attività investigativa, sviluppata in collaborazione con le autorità di polizia straniere e tramite rogatorie internazionali, ha escluso ogni ipotesi di progettualità ostili o di natura omicidiaria nei confronti del Pontefice. Gli accertamenti hanno invece evidenziato che l’uomo sarebbe legato a circuiti criminali non collegati a fenomeni di terrorismo, di qualsiasi matrice. Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e spetterà al processo stabilire eventuali responsabilità. Le autorità giudiziarie hanno precisato che, nel rispetto della normativa vigente, non verranno diffuse le generalità dell’indagato né elementi utili alla sua identificazione.

L’uomo, cittadino turco, è ritenuto inserito in circuiti criminali, ma non collegato a progettualità terroristiche

Un cittadino turco è stato arrestato nei Paesi Bassi lo scorso 3 aprile ed estradato in Italia il 27 giugno in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Trieste, con l’accusa di possesso e detenzione di arma. La misura cautelare è frutto delle indagini condotte dalla DIGOS di Trieste e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinate dalla Procura della Repubblica, a seguito del ritrovamento il 6 luglio 2024 di una valigia abbandonata in un bar della Stazione Centrale di Trieste al cui interno era nascosta un’arma. L’episodio aveva destato particolare allarme anche per la concomitante imminente visita del Santo Padre alla città in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia. L’attività investigativa, sviluppata in collaborazione con le autorità di polizia straniere e tramite rogatorie internazionali, ha escluso ogni ipotesi di progettualità ostili o di natura omicidiaria nei confronti del Pontefice. Gli accertamenti hanno invece evidenziato che l’uomo sarebbe legato a circuiti criminali non collegati a fenomeni di terrorismo, di qualsiasi matrice. Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e spetterà al processo stabilire eventuali responsabilità. Le autorità giudiziarie hanno precisato che, nel rispetto della normativa vigente, non verranno diffuse le generalità dell’indagato né elementi utili alla sua identificazione.

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