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MONFALCONE - Ripensare il sistema portuale mettendo al primo posto la logistica dei trasporti

Aggiunto il: 15/05/2020
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È stato un incontro proficuo sotto vari fronti quello che il
sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, insieme
e ai tecnici degli uffici, ha avuto con Mario Sommariva,
segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Orientale. Un’occasione importante per fare il punto
sulla situazione del Porto di Monfalcone e soprattutto per ragionare
in prospettiva sull’ulteriore aumento della competitività, alla
luce dei piani di implementazione legati alla
valorizzazione del traffico ferroviario, fermo restando la
tutela dei posti di lavoro.
“Condivido le scelte che sono state fatte finora
dall’Autorità portuale, siamo una bella squadra. Vedo una
bella ascesa per il nostro Porto”, ha commentato dopo
l’incontro il sindaco. Un aspetto importante è
rappresentato dal fatto che, in base alle intese tra la
Regione e l’Autorità di sistema, il Comune di Monfalcone
sarà rappresentato nell’Organismo di partenariato dal
sindaco. Un modo per garantire all’amministrazione di
avere voce in capitolo, nell’attesa di entrare ufficialmente
nel Comitato di gestione. Nella convinzione che la
ferrovia sia un elemento strategico per la competitività,
sarà adottata a Monfalcone la stessa strategia rivelatasi
vincente al porto di Trieste. Ripensare il sistema portuale
mettendo al primo posto la logistica dei trasporti ha infatti
dato a Trieste risultati importanti per i traffici, quindi
l’Autorità si è posta come obiettivo l’estensione del
comprensorio anche per Monfalcone, con l’applicazione per
le infrastrutture esistenti del Regolamento Comprensoriale
della Manovra Ferroviaria (ReCoMaF). Con il Dirigente
responsabile della direzione infrastrutture ferroviarie,
ingegner Crescenzi, a stretto giro saranno quindi valutate
di concerto con il Comune, la Regione e RFI le previsioni di
ampliamento delle infrastrutture necessarie a breve e a
lungo termine.

Dal confronto con Sommariva è emerso anche che con il
nuovo regolamento per l’esercizio delle operazioni e dei
sevizi portuali sarà adottato un innovativo strumento per il
riassetto dei diversi titoli autorizzativi o concessori: una
ricognizione delle aree e della scadenza delle concessioni
ha portato a un nuovo modo di procedere, che prevede la
presentazione di un piano economico finanziario in cui è
fondamentale la componente dei lavoratori coinvolti. Gli
operatori dovranno dimostrare che hanno contratti che
tutelano il lavoro, fornendo la previsione di un programma
pluriennale, avvalendosi dell’articolo 17 della legge 84/94.
Per quanto riguarda l’utilizzo della banchina, sulla base
dell’articolo 16 della stessa legge è previsto che le imprese
che otterranno la concessione delle aree avranno
l’opportunità di avere un accosto preferenziale. “Ci serve il
Porto, perché cresce il Pil, i traffici e le opportunità di
lavoro, sempre con la volontà di tutelare i posti di lavoro e
di garantire la massima sicurezza ai lavoratori”, rimarca il
sindaco. La banchina rimarrà comunque a disposizione
degli altri operatori, con obblighi operativi ben precisi tra
cui quello di lasciarla libera entro 48 ore dall’avviso di
arrivo della nave del concessionario.
Su proposta del sindaco, un ragionamento è stato fatto
sulle possibilità offerte dalle Zone logistiche semplificate,
che potrebbero essere un fattore di sviluppo per il Porto
in quanto inserito in un ambito territoriale più ampio. Di
questo il sindaco intende parlare direttamente con il
governatore Fedriga.

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