FIRENZE - Fondi per accoglienza minori non accompagnati: la Regione sostiene le richieste di Anci

Risorse adeguate, tempi certi nei rimborsi e un rafforzamento del sistema nazionale di accoglienza: sono queste le priorità che la Regione Toscana indica al Governo, raccogliendo il grido d’allarme lanciato da Anci Toscana in merito alle gravi difficoltà degli enti locali per la gestione dei minori stranieri non accompagnati. L’assessora regionale alle politiche sociali ha sottolineato come la situazione sia ormai insostenibile per Comuni e Società della salute, che non possono essere lasciati soli di fronte a questa emergenza. L’accoglienza di ragazze e ragazzi arrivati nel nostro Paese senza familiari, spesso dopo viaggi lunghi e traumatici, è una responsabilità collettiva che deve essere assunta a livello nazionale. Per la Regione il tema non può essere oggetto di propaganda politica, né di rimozione, ma richiede una collaborazione istituzionale tra enti locali e Governo. Centrale in questa prospettiva è il rafforzamento del Sistema Sai, ritenuto il modello più efficace per garantire inserimento scolastico e lavorativo, oltre che un accompagnamento concreto verso l’autonomia. L’assessora ha richiamato anche la legge Zampa, definita uno strumento ancora valido che va applicato in tutti i suoi aspetti, privilegiando strutture di accoglienza diffuse e di dimensioni contenute, capaci di tutelare i diritti dei minori. Da qui la richiesta di creare più centri governativi di prima accoglienza, per distribuire meglio il carico e rendere efficace il sostegno fin dai primi giorni. “Il rischio, senza interventi immediati – ha avvertito – è che il sistema collassi, con ripercussioni pesantissime sui bilanci comunali e, soprattutto, sulla vita di questi ragazzi, che hanno diritto a comunità in grado di accoglierli e accompagnarli verso un futuro di dignità e inclusione”.