MONFALCONE - Scontro tra Comune e Sapol: l'amministrazione diffida il Sindacato ed avverte gli agenti "ribelli".

Il segretario del Sindacato: "Abbiamo girato al nostro ufficio legale perché se questa diffida è vera si potrebbe configurare una presunta attività antisindacale e intimidatoria. Se non è vera vuol dire che siamo su Scherzi a Parte".

Dopo alcuni giorni di quasi silenzio torna a salire la tensione tra amministrazione comunale ed il sindacato di polizia locale. La tensione è talmente alta che il Comune, a firma del Segretario Generale Luca Stabile, ha inviato una diffida. 

Intanto l'agente che il primo ottobre andrà a Udine non ci andrà per mobilità ma ha partecipato al concorso arrivando in posizione utile in graduatoria al fine dell'assunzione. 

Il Comune, a fronte delle continue esternazioni rilasciate e apparse anche sulla stampa da Codesto Sindacato Autonomo Polizia Locale FVG, concernenti circostanze che non solo esulano dai poteri sindacali di rappresentanza posti a tutela dei lavoratori di cui trattasi, ma che risultano destituite di qualsivoglia fondamento e non corrispondenti a verità secondo il Comune ha diffidato il S.A.Po.L F.V.G. e il Signor Beppino Michele FABRIS a non divulgare - anche tramite mass media (stampa, TV, social, ecc.) - dichiarazioni, informazioni, elementi, del tutto inconferenti secondo l'amministrazioone di piazza della Repubblica.

Per il Comune le dichiarazioni sono strumentali, distorsivi e non corrispondenti alla verità e realtà dei fatti, che non solo oltrepassano i limiti di ordinaria rappresentanza posti dal Sapol, ma che fuoriescono, altresì, dall’ambito esclusivo e specifico di trattazione della questione.
Come ben noto a Codesto Sindaco, nonché al Signor Beppino Michele FABRIS, al personale, interessato è stato rilasciato il nulla-osta per “mobilità volontaria”, in data 14.07.2025 fa notare l'Ente.
Il Comune ricorda che gli agenti, qualora ritenessero violati i proprio diriti, possono sempre recarso dal giudice di pace. Inoltre gli stessi lavoratori hanno l’obbligo, fra l’altro, di rispettare il
Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, astenendosi dall’arrecare lesioni, danni all’immagine e alla reputazione del proprio datore di lavoro.

Il Comune, senza doppi sensi avverte il sindacato che se prosegue su questa linea l'Amministrazione chiederà l'intervento delll’Autorità Giudiziaria per preservare l'immagine pubblica, anche in veste di datore di lavoro, senza ulteriore preavviso e/o sollecito.
Insomma il braccio di ferro continua e pare che nessuna delle parti abbia voglia e volontà di arretrare nelle proprie posizioni.