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GRADO - IRISACQUA ASSOLTA PER ACCUSA DI INQUINAMENTO DELLE ACQUE. BEN 10 ANNI PER ARRIVARE ALLA DECISIONE

Aggiunto il: 13/06/2020
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Non inquinavano il mare di Grado.
Questa la decisione del Tribunale di Gorizia, dopo un lunghissimo processo, conclusosi con l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” del dott. Paolo Lanari, direttore generale di Irisacqua da quando l’Azienda esiste, l’azienda che gestisce nell’Isontino il servizio degli acquedotti e delle fognature, e dell’ing. Flavio Gabrielcig, già al vertice della Direzione Sviluppo territoriale e Ambiente della Provincia di Gorizia e, dopo la soppressione dell’ente, con importante analogo incarico in Regione.
La Procura della Repubblica di Gorizia aveva accusato i due di avere prodotto un inquinamento del mare di Grado in quanto gestori, dal 2009, delle fognature dell’isola.
L’indagine era stata imponente: la Procura aveva dedicato in certo momenti anche sei persone a tempo pieno, tra Carabinieri e personale della Guardia Costiera, coinvolgendo Arpa e funzionari della Provincia, aveva raccolto decine di migliaia di copie di atti amministrativi ed aveva disposto una costosissima consulenza..
Era stato accertato che le immissioni in mare delle fognature di Grado erano effettivamente, anche se di poco, al di sopra dei limiti di legge e che l’inquinamento interessava una porzione minima del mare. 
Lanari, difeso dall’avv. Riccardo Cattarini, aveva sostenuto che l’impianto fognario gradese venne ricevuto da Irisacqua in condizioni assai critiche, che furono però rapidamente risolte. Venne costruito in tempi minimi un nuovo depuratore, moderno ed efficiente, ed in breve l’inquinamento precedente fu eliminato. Non si poteva quindi addebitare ad Irisacqua alcun emendamento, anzi la società aveva fatto di tutto per evitare che i difetti riscontrati al momento dell’acquisizione dell’impianto proseguissero nel tempo. Anche Gabrielcig, difeso dall’avv. Donolato, aveva sostenuto di essere del tutto estraneo all’inquinamento: gli era stata richiesta un’autorizzazione, quale dirigente competente, che non aveva dato, non altro.
Il Comune di Grado si era costituito parte civile con richiesta di risarcimento dei danni di oltre centomila €uro, rappresentato dall’avv. Francesco De Benedittis.
La Procura però aveva insistito ed aveva chiesto che i due fossero processati; il Pubblico Ministero Valentina Bossi.
Il processo è stato lunghissimo. E’ iniziato nel giugno 2017 ed è durato tre anni, concludendosi appena adesso, senza anche il Tribunale rilevasse alcuna responsabilità a carico degli accusa.
L'avvocato Cattarini dichiara: “Ancora una volta le accuse del Pubblico Ministero ad un’azienda che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio come Irisacqua si rilevano infondate quando vengono giudicate dal Tribunale. Forse la Procura dovrebbe essere un poco più prudente, dopo parecchie assoluzioni una di seguito all’altra. Accuse così, oltre alle decine di migliaia di €uro che fanno spendere, comunque mettono in crisi per anni l’operatività stessa dell’Aziendale preoccupano inutilmente il personale, che è di grande livello.

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