MONFALCONE - Alla fiera di San Nicolò circa 20 mila presenze: presi d'assalto i chioschi enogastronomici.


TG CIOCIARIA E LAZIO del 05 dicembre 2025

La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025/2026 dell’Università degli Studi di Trieste si è svolta stamattina, venerdì 5 dicembre, presso l’Aula Magna dell’ateneo, alla presenza delle autorità cittadine e dell’Ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, ospite d’eccezione della giornata. L’evento si è aperto con l’intervento del sindaco Roberto Dipiazza, che ha richiamato la necessità per l’università di “rimanere al passo con i tempi della modernità”, mentre il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha ribadito che, in un’epoca segnata da conflitti, “sviluppare il pensiero critico è più importante che mai”. Al suo debutto nella cerimonia inaugurale, la rettrice Donata Vianelli ha richiamato la sfida di “fare Università” in un contesto politico ed economico incerto, affermando che “visione, strategia e pragmatismo saranno i principi guida dei prossimi sei anni di rettorato”. Vianelli ha sottolineato la crescita di immatricolati e laureati e presentato le nuove iniziative che interesseranno l’ateneo: dai primi corsi online all’ampliamento dell’offerta in lingua inglese, dal tutorato centralizzato alla conferma della no tax area fino ai 30.000 euro di ISEE, fino all’impegno rinnovato sull’innovazione della didattica. L’ateneo, che conta 17 dottorati — anche in forma interateneo — e 39 scuole di specializzazione, prosegue in un percorso di internazionalizzazione che punta a rafforzare le reti scientifiche e culturali, anche attraverso progetti di cooperazione in Paesi a rischio e iniziative dedicate a migrazioni, cambiamenti climatici ed educazione STEM. La presenza dell’Ambasciatrice D’Alessandro è stata un segno della forte dimensione internazionale dell’ateneo; nel suo saluto, ha definito Trieste “città-frontiera per eccellenza, crocevia di popoli e punto d’incontro tra diverse anime dell’Europa”, ricordando anche il ruolo della diplomazia nel costruire un futuro di dialogo e opportunità per le nuove generazioni. La rettrice ha richiamato inoltre l’importanza della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, ricordando il sostegno alla nascita dell’Agorai Innovation Hub, e ha dedicato spazio ai temi della sostenibilità, citando il corso magistrale Engineering for the Energy Transition e il nuovo laboratorio ELISA per le tecnologie di stoccaggio dell’energia. Un’altra priorità riguarda l’edilizia universitaria: la natura policentrica dei campus tra Trieste, Gorizia, Pordenone e Portogruaro rende necessaria una complessa azione di razionalizzazione e ampliamento degli spazi, accompagnata da cantieri e interventi di riqualificazione. Sul fronte della ricerca, l’Ateneo ha presentato nuovi investimenti in infrastrutture scientifiche, come i due spettrometri di Risonanza Magnetica Nucleare acquisiti anche grazie al sostegno della Regione e delle fondazioni del territorio, mentre sul piano della didattica sono in arrivo un nuovo corso per la formazione degli insegnanti di matematica e fisica e i primi corsi online aperti e massivi. L’Ambasciatrice D’Alessandro ha concluso rivolgendo un augurio alla comunità studentesca, ricordando che la diplomazia lavora per mantenere “un orizzonte di pace, di libertà e di opportunità condivise” per i giovani. Alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente del Consiglio degli Studenti Morgan Baliviera, il rappresentante del personale tecnico-amministrativo Salvatore Dore, e sono stati consegnati premi e riconoscimenti a studenti meritevoli grazie al contributo della Fondazione Università degli Studi di Trieste e della Fondazione CRTrieste, in un evento che ha confermato il ruolo centrale dell’Ateneo nella vita culturale e scientifica della città e del territorio.
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