FIRENZE - La Regione Toscana finanzia cinque progetti pilota per migliorarne la fruizione delle Aree naturali protette

Vai al video successivo

TRIESTE - Via libera all’articolo sulle Autonomie locali: 685 milioni per enti e minoranze

Approvato a maggioranza il pacchetto di risorse della Direzione Roberti, tra sostegno ai Comuni, lingue minoritarie e sicurezza
Aggiunto il: 14/12/2025
Visualizzazioni: 552

Con 28 voti favorevoli, un’astensione e 17 contrari, l’Aula ha approvato l’articolo 9 della manovra finanziaria 2026 dedicato alle Autonomie locali, stanziando complessivamente 685 milioni di euro per le politiche a favore degli enti locali e delle minoranze linguistiche, nell’ambito della Direzione guidata dall’assessore regionale Pierpaolo Roberti. Oltre 6 milioni di euro sono destinati al sostegno delle lingue minoritarie e dei corregionali all’estero, attraverso contributi mirati alle attività istituzionali delle associazioni di riferimento: tra questi figurano 400mila euro per le attività della minoranza slovena, fondi per servizi di traduzione e sportelli linguistici e finanziamenti a realtà economiche e associative del territorio. Sul fronte dei corregionali all’estero vengono assegnati 80mila euro all’associazione Friuliani nel mondo di Udine e 35mila euro all’associazione Giuliani nel mondo; 160mila euro sono destinati ad associazioni impegnate nella promozione della cultura del rispetto e nel contrasto alla violenza di genere, mentre 40mila euro vanno alla Compa Fvg per il supporto nella gestione delle pratiche di ristoro a favore dei Comuni colpiti dall’alluvione del 16 novembre. La manovra comprende inoltre una ricognizione complessiva delle risorse per gli enti locali, con particolare attenzione ai fondi per gli aumenti contrattuali: per il solo 2026 le risorse ammontano a 535 milioni di euro, che salgono a 1,608 miliardi nel triennio. Ai Comuni sono destinati oltre 498 milioni di euro, alle Comunità più di 15 milioni, agli Edr quasi 48 milioni e 24 milioni ai servizi degli enti locali. In materia di sicurezza, grazie a un emendamento dei consiglieri di Forza Italia Andrea Cabibbo, Michele Lobianco e Roberto Novelli, sono stati stanziati 250mila euro per il potenziamento degli impianti di videosorveglianza nei cimiteri comunali e nei parcheggi; a questi si aggiungono 820mila euro, frutto di un emendamento trasversale presentato da Mauro Di Bert (Fp) ed Elia Miani (Lega), per rafforzare i sistemi di videosorveglianza dei consorzi di aree pubbliche. Approvato anche un emendamento di Lucia Buna (Lega) che assegna 70mila euro ai Comuni sede di centri per minori stranieri non accompagnati, destinati all’installazione di impianti di videosorveglianza. Per le minoranze linguistiche, un emendamento del capogruppo della Lega Antonio Calligaris garantisce 20mila euro all’Arlef per sostenere la redazione, stampa e distribuzione della Costituzione italiana in lingua venetofona, mentre un emendamento bipartisan stanzia 400mila euro per la promozione e l’utilizzo della lingua friulana nei mezzi di comunicazione di massa. Ulteriori risorse prevedono 65mila euro, su proposta di Claudio Giacomelli e Markus Maurmair (FdI), a sostegno dell’Associazione Unione dei Serbi in Italia, 25mila euro della Lega per l’acquisto delle divise degli Alpini, 10mila euro ottenuti da Mauro Di Bert (Fp) per l’iniziativa dei sindaci emeriti e 35mila euro, su impulso di Moreno Lirutti, a favore dei connazionali all’estero. Tutti gli emendamenti presentati dall’Opposizione sono stati invece bocciati o ritirati, pur portando in Aula temi come Ilia, correttivi al Fondo unico comunale e la perequazione tra dipendenti comunali e regionali; nel dibattito Massimiliano Pozzo (Pd) ha richiamato le “difficoltà strutturali degli enti locali, segnati da carenze di personale”, chiedendo attenzione al rinnovo contrattuale e al Fondo sociale, mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia – Civica Fvg) ha criticato “l’assegnazione di risorse a piccoli Comuni senza adeguata capacità di spesa”, sollecitando un cambio di modello e maggiori aggregazioni tra enti. Ampio confronto anche sulla modifica alla legge regionale 9/2023 in materia di immigrazione e aree a rischio di degrado, con cui la Regione chiarisce che le misure si applicano “esclusivamente nei contesti in cui siano presenti problemi reali e verificabili di degrado sociale e di disordine urbano”, per supportare una corretta applicazione della norma; un’interpretazione contestata da Diego Moretti e Roberto Cosolini (Pd) ed Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia – Civica Fvg), che l’hanno definita una “forzatura”, mentre l’assessore Roberti ha spiegato che la precisazione si è resa necessaria perché la disposizione, nata per interventi legati a pressione migratoria e convivenza, nel tempo era stata utilizzata anche per finalità non coerenti, come semplici interventi edilizi o infrastrutturali.

Potrebbe piacerti anche...

MEDIA CORRELATI

Non ci sono media correlati