FIRENZE - Giani rilancia il ruolo delle donne medicee: Elettrice Palatina e Villa di Careggi al centro della legislatura

Valorizzare il ruolo delle donne della dinastia medicea come patrimonio storico, culturale e identitario della Toscana e dell’Europa. È questo il filo conduttore del progetto “Le donne Medici dalla Toscana all’Europa”, al centro del convegno che si è svolto questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, nell’ambito dell’iniziativa regionale La Toscana delle Donne. A portare il saluto istituzionale è stato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha annunciato alcune delle direttrici principali della legislatura in corso, ponendo l’accento sulla figura di Anna Maria Luisa de’ Medici, l’Elettrice Palatina, e sul recupero della Villa di Careggi. «Il 2027 sarà l’anno dedicato ad Anna Maria Luisa de’ Medici – ha spiegato Giani – e lavoreremo per dare pieno significato ai tre secoli della dinastia medicea. Nello stesso anno contiamo di concludere anche i lavori alla Villa di Careggi, luogo simbolo della storia fiorentina e medicea, dove morì Lorenzo il Magnifico». Il presidente ha sottolineato come la valorizzazione di questo patrimonio non sia solo un’operazione culturale, ma un investimento identitario e turistico capace di generare sinergie tra istituzioni, associazioni e territori. Rivolgendosi alla presidente dell’associazione Le vie dei Medici, Patrizia Vezzosi, ideatrice del progetto, Giani ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto per restituire centralità alle figure femminili della dinastia, spesso rimaste in ombra rispetto ai grandi protagonisti maschili. Il convegno ha rappresentato la terza tappa del ciclo dedicato alle donne Medici, con un focus su Giovanna d’Austria e Maria de’ Medici, regina di Francia. L’iniziativa, inserita nel progetto regionale La Toscana delle Donne e realizzata in collaborazione con l’assessora Cristina Manetti, gode del patrocinio della Regione Toscana e dei Comuni di Firenze, Grosseto e Cerreto Guidi, oltre al sostegno di numerosi partner culturali e istituzionali. Un percorso che punta a “diffondere” la storia delle donne Medici, restituendo loro il ruolo di protagoniste nella costruzione dell’identità politica e culturale europea, e che guarda già al 2027 come a un momento chiave per la riscoperta e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio.