FVG - Covid: 482 nuovi casi, 6.438 tamponi e 20 decessi, 383 le persone ricoverate in ospedale
MONFALCONE - Covid: Comune stanzia 100 mila euro per persone in difficoltà
Ieri, 6 novembre, gli agenti del Commissariato PS di San Sabba hanno eseguito, a carico di C.D.G., un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. di Trieste su richiesta del PM. Titolare del fascicolo.
Le indagini, da parte del Settore Anticrimine del Commissariato, sono state avviate quando nel mese di agosto, si presentava presso gli Uffici di via Mascagni, una donna che, stanca e impaurita dei numerosi atti vessatori subiti dall’ex compagno, decideva di sporgere querela.
La persona offesa, in particolare, riferiva che in costanza di relazione, l’uomo, in diverse occasioni, l’aveva pedinata per strada, l’aveva costretta a rientrare a casa oppure l’aveva insultata per essere in compagnia di altre persone, soprattutto di genere maschile, tanto che la donna si determinava ad interrompere la relazione.
La donna raccontava, che, in un’occasione, il C.D.G., per incuterle timore, mentre stava riposando sul letto, le appoggiava sul petto una pistola - poi rivelatasi una scacciacani - e le scattava una fotografia che successivamente le inoltrava tramite applicativo whatsapp.
Dopo la fine della relazione, l’uomo non si dava pace, tanto da farle rinvenire nell’abitazione un bastone animato lasciato dopo essersi indebitamente introdotto nell’abitazione di lei.
Per tali circostanze, lo scorso 24 settembre la competente A.G. applicava, a carico dell’uomo, una prima misura cautelare consistente nel divieto di avvicinamento alla donna, che veniva prontamente eseguita dagli operatori del Commissariato di San Sabba.
Dopo queste vicende, la donna si ripresentava presso gli Uffici del Commissariato denunciando che l'uomo continuava ad importunarla.
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati