Stiamo lavorando insieme ai governatori di Veneto ed Emilia Romagna. Obiettivo, evitare di passare direttamente in "zona rossa", riducendo gli assembramenti. Così il Presidente della Regione Fvg a Radio Capital.
Niente più pranzi, aperitivi o caffè seduti ai tavolini all'aperto, nei dehors di bar e ristoranti, ma solo all'interno. Per i pedoni divieto di sosta, in piedi o seduti, nelle zone pedonali o sui lungomare. Spostamenti tra comuni vietati il sabato e la domenica. Sono alcune delle ipotesi al vaglio del presidente della Regione Fedriga e dei colleghi di Veneto ed Emilia Romagna. L'imperativo è mitigare il rischio di assembramenti per evitare il doppio salto di colore, cioè di passare da zona gialla direttamente alla zona rossa.
Fedriga ha aggiunto: Anticiperemo delle restrizioni per evitare misure più rigorose. L'obiettivo è ridurre gli assembramenti nei fine settimana, senza danneggiare troppo le attività economiche.
L'ordinanza di Fedriga potrebbe essere firmata domani per entrare in vigore da venerdì. Ed evitare i problemi che si sono manifestati domenica scorsa.
La chiusura di alcune zone a rischio assembramento lascerebbe libertà, ad esempio, di fare passeggiate sul lungomare di Barcola a Trieste o a Marina Julia per Monfalcone.
Un pensiero da editore: Quello che non si riesco a capire è perchè il presidente Fedriga non voglia prendere decisioni personalizzate in base alle situazioni dei Comuni o addirittura delle zone. Non si può mettere sullo stesso piano Trieste con Treppo d'Aquileia così come Udine con cercivento. E vi dirò di più: la stessa Trieste ha zone ben diverse e situzioni diverse. Essere Presidente di tutti non vuol dire fare per tutti la stessa cosa, esser Presidente significa gestire la situazione con testa e organizzando le zone al meglio. Andrea Sessa
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