MONFALCONE - Bullian: “Fedriga pone la questione di governo, ma ignora la crisi”

Vai al video successivo

Lettera di Natale di DelBello ai neo segretari del Pd. su Fincantieri pur se in altro modo il consigliere è "in linea" con la Sindaca Cisint

Aggiunto il: 20/12/2018
Visualizzazioni: 253

Al neosegretario regionale del Pd Cristiano Shaurli, Al neosegretario provinciale
del Pd Diego Moretti. Lettera aperta
LE GRAVI INADEMPIENZE DELLA REGIONE NEI CONFRONTI DEL
COMUNE E DELLA CITTA’ DI MONFALCONE. PER UNA CITTA’
DELL’ECONOMIA DEL MARE NELLA PIATTAFORMA LOGISTICA
REGIONALE. LO SPAZIO CULTURALE POLIFUNZIONALE URBANO
Gentili, senza preamboli entriamo subito nel merito in modo sintetico precisando che qui ci si
riferisce principalmente al decennio 2008-2018 (Giunte di Centrodestra Tondo e poi di
Centrosinistra Serracchiani, ma gli antecedenti rimontano anche agli anni precedenti)
IMMIGRAZIONE CON FINCANTIERI: La Regione Friuli Venezia Giulia non ha
minimamente preso atto dello tsunami migratorio che ha raggiunto la periferica cittadina di
Monfalcone portando la percentuale di stranieri al 22% (quasi tutti afferenti al proletariato
industriale di fabbrica e in parte minore ad una nascente piccola borghesia commerciale)
senza predisporre un Piano sociale di integrazione ed abitativo. Sono tutto immigrati
economici la cui presenza è regolata da una Legge del 2002, la 189, promulgata dal
Centrodestra forzaleghista per favorire le imprese. Eppure a Monfalcone la maggioranza dei
cittadini “imputa” ciò al Centrosinistra locale: un tanto è dipeso dalla spregiudicatezza della
Destra e dall’ingenuità e dal “buonismo” della Sinistra stessa. Non serve scomodare la
letteratura sociologica per ricordare che dopo la percentuale dell’8% (che è quella nazionale,
anche se il percepito nazionale erroneamente si attesta sul 20% con tutto quello che ciò
comporta) scattano rifiuto e xenofobia. Fincantieri è un asset strategico di caratura mondiale
ed è la prima Azienda regionale (la Grande Fabbrica): le criticità sono invece state tutte
concentrate sulla Piccola Città nella più completa indifferenza della classe politica dirigente
che quindi è stata bocciata dagli elettori monfalconesi! Va messo mano con decisione a tale
problema complesso con soluzioni complesse e non con la demagogia e con gli atti
discriminatori propri della Destra localista e sovranista, forieri di sciagure prossime venture!
PORTO Qui la situazione è addirittura imbarazzante: preso atto di alcuni significativi
interventi da parte della Giunta Serracchiani (nulla quella di Tondo), il Piano regolatore è
fermo al 1979, l’escavo del canale è richiesto da un paio di decenni, a lungo è durato il caos
nella governance. Condivisibile la riforma nazionale, eccellente l’azione del Centrosinistra su
Trieste, non si è provveduto a garantire la presenza del Comune nel Comitato di Gestione
dell’Authority! Ora si deve armonizzare il Porto di Monfalcone entro la Piattaforma logistica
regionale estendendo al Monfalconese le Zone franche del Porto Franco Trieste-Monfalcone.

2
Lo scrivente si riserva in tempi immediati (entro due, tre giorni) un approfondimento della
questione sotto il profilo scientifico (geopolitico ed economico)
CENTRALE Un colosso energetico dentro la città per rispondere alle esigenze energetiche
regionali. Tutti gli impatti, da capire fino in fondo, su Monfalcone e dintorni. La Giunta
Tondo non ha fatto nulla, la Giunta Serracchiani ha predisposto il nuovo Piano Energetico
Regionale. Ora l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) è stata prolungata fino al 2025 e
la Regione deve concorrere entro tempi brevi alla determinazione dell’alternativa al carbone.
TRAFFICO Da Portogruaro a Sacile il raccordo autostradale è stato sempre libero;
insormontabili sono invece le difficoltà per liberalizzare il tratto Lisert-Villesse con la
conseguenza che tutto il resto del traffico dall’Italia a Trieste (e oltre confine) e viceversa
passa per il centro di Monfalcone con tutte le conseguenze che ciò comporta su più piani. Va
liberalizzato il tratto in questione senza se e senza ma!
NUOVE TERME ROMANE E NAUTICA Sono le uniche in Regione a rimontare all’epoca
tardo-repubblicana (primo secolo a.c.) e sono Terme autentiche dove l’acqua non è riscaldata,
grandiosa è stata la bonifica del territorio circostante e grande lo sforzo per il restauro: ora
l’opera va completata integrando il termalismo con la Nautica (fiorente settore dell’Economia
del mare monfalconese) realizzando una darsena (che ricrei in qualche modo il Lacus Timavi)
e circondando lo Stabilimento con un grande parco che farà da pendant al Parco del Carso.
IMPLEMENTAZIONE DELLO SPAZIO CULTURALE POLIFUNZIONALE URBANO
Con lo sforzo del solo Comune di Centrosinistra, in 25 anni Monfalcone si è dotata del più
poderoso Spazio Culturale Polifunzionale Urbano (Pubblico) dei Comuni italiani tra i 20 ed i
30 mila abitanti. La Regione sostenga l’implementazione di un Sistema museale diffuso e
polivalente (già in parte realizzato per un buon 60% ed in fieri per il restante 40%)

Fabio DelBello- Consigliere comunale
già Assessore comunale alla Cultura

PS
Lo scrivente rende noto che sta redigendo una ricerca di carattere sociopolitico-economico dal
titolo Lo Sviluppo dell’Economia del Mare tra Monfalcone e Trieste. La crisi della Politica
basata anche sullo spoglio sistematico della stampa locale e di quella specializzata sui
principali temi trattati (cantieristica, portualità, manifatturiero industriale, nautica)

Monfalcone, 18 dicembre 2018

Potrebbe piacerti anche...

MEDIA CORRELATI

Non ci sono media correlati