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DUINO AURISINA - Pace fatta tra Comune e Gruppo Rizzani De Eccher. La giunta Pallotta porta a casa 846 mila euro.

L'ex sindaco Giorgio Ret sottolineò in passato l'importanza di trovare un accordo dal quale sarebbe cambiato il futuro dell'intero territorio.
Aggiunto il: 18/01/2021
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Ogni tanto possiamo raccontarvi buone notizie che in periodi non felici come questo hanno una valenza ancora più importante. Si chiude, con il via libera del consiglio comunale di Duino - Aurissina, la lunga storia sul contenzioso tra Comune e le società Rilke srl, Rorimar srl e STS srl (gruppo Rizzani De Eccher) sul tema dei tributi che il Comune chiedeva ma alle quali i soggetti si erano sempre opposte. Finalmente si i è arrivati alla ridefinizione degli importi dovuti al Comune alla luce degli aggiornamenti normativi degli ultimi anni. Questo è un risultato positivo perché, oltre all’incasso di quasi 850mila euro per le casse dell’ente, ci permette di regolarizzare il rapporto con il Gruppo Rizzani De Eccher, che rappresenta uno dei maggiori contribuenti del Comune, e chiariamo con certezza quali saranno i contributi esigibili in futuro”, hanno commentato la Sindaco Pallotta e ed il vice Pertot (Lista Ret).

La vicenda, iniziata nel 2015, riguarda tre delle società coinvolte negli accertamenti tributari della zona della Baia di Sistiana: Rilke srl, Rorimar srl e STS srl.

Sulla vicenda si spese molto anche l'ex Sindaco, Giorgio Ret, che in molte occasioni ricordò l'importanza di trovare una mediazione perchè la posta in gioco era alta.

In questi anni, Ret, ed il Vicesindaco Pertot (Lista Ret), hanno lavorato per aiutare la sindaca Pallotta a raggiungere lo scopo di una soluzione positiva della vicenda. 

Tornando al concordato raggiunto, la quantificazione è avvenuta tenendo conto della rivisitazione degli importi dovuti al Comune alla luce delle nuove normative e delle agevolazioni previste dalla Carta del Contribuente. In particolare sono tre gli aspetti che sono andate a modificare il valore finale dell’accordo:

1)     le sentenze del TAR e la nuova legge 160/19 sull’IMU di fatto hanno azzerato il valore imponibile dei beni collabenti, fabbricati non più agibili o idonei alla funzione per cui erano stati costruiti, di fatto ruderi o gravemente degradati. In questa fattispecie ricadono le rovine dell’ex Albergo Austriaco, non più di conseguenza soggette al calcolo dell’IMU. La previsione iniziale di 11,5 milioni è stata pertanto ricalcolata e ridotta a 4,1 milioni, sulla base della perizia svolta dal Professor Stellin (Docente di Estimo dell’Università di Padova) che ha fatto riferimento agli estremi tariffari indicati dalla delibera del Consiglio Comunale n.11 del 10 giugno 2015;

2)     la presa d’atto che una delle cause intentate avrebbe certamente visto il Comune soccombere a causa della consegna oltre i termini di legge, da parte Cooperativa a suo tempo incaricata dal Comune, degli accertamenti previsti;

3)     la possibilità per il contribuente, prevista dalla legge, di abbattere del 50% le sanzioni.

In virtù di questo concordato il Comnune incasserà 564.000 euro a cui si aggiungono, grazie ad un ravvedimento operoso che era condizione sine qua non per la trattativa, di altri 230.000 euro di Tasi non pagata dal 2015 al 2019 e altri 42.000 euro di IMU per il periodo 2016-2019. Il tutto porta ad un incasso di 846.000 euro complessivi.

 

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