MONFALCONE - OPERAIO DI CIRCA 30 ANNI VOLA PER 6 METRI DAL TETTO DI FERROJULIA MENTRE STAVA ESEGUENDO DEGLI INTERVENTI.

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STARANZANO - Rissa tra una decina di ragazzi vicino al Kuku.

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GRADO: CARABINIERI SI TUFFANO IN MARE E SALVANO LA VITA AD UN 17 ENNE CHE RISCHIAVA DI ANNEGARE .

Aggiunto il: 16/08/2021
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Erano da poco passate le sei e mezzo di questa mattina quando due Carabinieri in servizio presso la Stazione di Grado, in procinto di intraprendere il loro turno di servizio sono stati avvisati dalla Centrale Operativa di Monfalcone della presenza di un ragazzo di giovane età notato percorrere a piedi con andatura incerta e barcollante il molo che si estende dalla diga Nazario Sauro del comune di Grado. A distanza di pochi minuti sono pervenute con insistenza numerose segnalazioni all’operatore del 112 della presenza in acqua del giovane di cui sopra, avvistato a circa trecento metri dalla diga.

Resisi conto della gravità della circostanza e del fatto che ogni minuto in più avrebbe potuto costare la vita al giovane, i militari hanno deciso di raggiungere il punto più vicino a quello segnalato dai testimoni oculari con la macchina di servizio. Sul posto hanno constatato la presenza del giovane che supino, galleggiava ancora a malapena mantenendo con difficoltà solamente parte della testa fuori dall’acqua. Per di più, il vento stava spingendo a largo il corpo del ragazzo rendendo di fatto impossibile un suo rientro a riva.

Senza perdersi d’animo, uno dei militari, con alle spalle prestigiosi trascorsi di nuotatore nel Gruppo Sportivo dell’Arma dei Carabinieri non ha esitato a tuffarsi dalla diga colmando a suon di vigorose bracciate quella distanza che per chiunque altro sarebbe stata impossibile da coprire in pochi ma concitatissimi attimi. L’altro Carabiniere si è adoperato nel frattempo a richiedere l’immediato intervento dei sanitari del locale posto di Pronto Soccorso affinché li raggiungessero al molo di Grado. Quando il ragazzo, un diciassettenne residente in provincia di Udine, è stato raggiunto in mare dall’Appuntato dei Carabinieri era praticamente privo di sensi e palesava i sintomi propri dell’annegamento.

Per garantire il rientro a riva del giovane e del collega tuffatosi in acqua, ormai stremato dalla fatica, si è reso necessario che anche l’altro militare si gettasse in acqua per coadiuvarlo nelle “manovre di trasporto”: giunti a riva il corpo del malcapitato è stato caricato di peso sulle spalle del secondo militare che lo ha adagiato a terra in posizione di sicurezza per evitare un possibile soffocamento da rigurgito. Il corpo del malcapitato è stato coperto con degli asciugamani per evitare l’ipotermia, in attesa dei sanitari che giungevano sul posto pochi minuti dopo.

L’intervento dei due Carabinieri è risultato quanto mai provvidenziale e tempestivo, anche in considerazione del fatto che in quel momento nessuna imbarcazione stava transitando nel luogo in cui il ragazzo, che dai primi accertamenti avrebbe fatto un uso smodato di bevande alcoliche, rischiava di perdere la vita venendo inghiottito dalle acque.

Per scongiurare possibili complicanze il minore, non risultato essere in pericolo di vita, è stato trasportato poi a bordo di autoambulanza per gli accertamenti del caso presso l’Ospedale Civile di Monfalcone.

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