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Al San Polo di Monfalcone nuova tecnica chirurgica mini-invasiva per la chirurgia ginecologica

Aggiunto il: 11/04/2022
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In questi anni la Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia di Gorizia – Monfalcone si è distinta, grazie all’adozione di strumentazione specifica e all’expertise dell’équipe, nella specializzazione e nella promozione della cosiddetta “chirurgia mini-invasiva”, offrendo un ampio ventaglio di interventi eseguiti in laparoscopia ed isteroscopia operando sull’utero direttamente dal suo interno, oltre alla tradizionale via vaginale.

La nuova tecnica adottata (vNOTES), recentemente importata dall’oltralpe ed acquisita ancora in pochissimi centri a livello nazionale, rappresenta un ulteriore passo avanti nel ridurre l’invasività dell’intervento chirurgico rispetto alla laparoscopia classica, che prevede l’introduzione all’interno dell’addome, attraverso delle piccole incisioni sulla parete (di 5 o 10 millimetri), del laparoscopio – una specie di tubo sottile collegato alla telecamera e capace di illuminare e dare un’immagine video con ingrandimento del campo operatorio – e degli strumenti operativi (micro-pinze, forbici, elettrobisturi ecc…).

Con la vNOTES, l’accesso agli organi pelvici su cui si deve intervenire viene eseguito attraverso un’incisione sul fondo della vagina, su cui viene posizionato un dispositivo che permette di inserire e manovrare agevolmente il laparoscopio e gli strumenti chirurgici necessari. La parete addominale viene totalmente risparmiata da qualsiasi tipo di azione.

La tecnica di vNOTES diminuisce i disagi per le pazienti quasi azzerando il dolore post-operatorio, abbreviando contemporaneamente i tempi per la ripresa post-intervento e ottenendo un sicuro beneficio, grazie all’assenza di cicatrici sull’addome, non solo dal punto di vista estetico ma anche sulle ripercussioni psicologiche, data la percezione di non essere state pressoché operate.

Il primario della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia (Gorizia – Monfalcone), il dottor Pierino Boschian Bailo, ha eseguito insieme al suo staff i primi due interventi giovedì 7 aprile, che hanno riguardato  rispettivamente una isterectomia totale con asportazione degli annessi (per prolasso con associata patologia ovarica benigna) e un’annessiectomia profilattica. Le pazienti sono state dimesse dopo ottimo decorso post-operatorio.

«La tecnica vNOTES – ha spiegato il primario Boschian Bailo – va ovviamente riservata a casi selezionati. Per il momento il nostro interesse è diretto essenzialmente al trattamento della patologia annessiale che richiederebbe altrimenti un approccio più complesso mediante chirurgia tradizionale o comunque relativamente più invasivo con la stessa laparoscopia classica».

Operando attraverso queste vie è possibile ottenere, rispetto alla laparotomia (cioè l’approccio chirurgico tradizionale a cielo aperto, con più o meno ampia apertura della parete addominale), numerosi vantaggi, in sintesi riconducibili a un miglior controllo dei sanguinamenti e migliore precisione del gesto chirurgico (grazie all’amplificazione dell’immagine), minori complicanze infettive e minori dolori post-operatori.

 

CREAUS/EF/ss

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