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GIORNATA MEMORIA E GIORNO DEL RICORDO: IL CONTRIBUTO SCIENTIFICO (NON IDEOLOGICO) DEL PD MONFALCONESE

Aggiunto il: 27/01/2019
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In riferimento alle due Giornate oramai canoniche per la Memoria ed il Ricordo, il Pd
monfalconese tramite lo scrivente (Consigliere comunale e componente della Segreteria cittadina)
ha messo in campo due contributi scritti ed una proposta (alla Giunta comunale).
La proposta: abbinare alla presentazione già realizzata a Teatro ed anticipata dal Kinemax (e che la
Giunta intende estendere alle Scuole superiori) del film Rosso Istria (relativo ad una tragedia a
dimensione regionale) la presentazione (sempre alle Scuole superiori) del docufilm di Roberta
Grossman prodotto da Nancy Spielberg dal titolo Chi scriverà la nostra storia (relativo ad una
tragedia a dimensione continentale) in visione in questi giorni.
Primo elaborato scritto: E’ stata prodotta ed iscritta in Consiglio comunale a Monfalcone una
interrogazione a mia firma (che poi potrei trasformare in Mozione costringendo così il Consiglio
stesso ad un pubblico dibattito sul tema) intitolata Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo:
quattro punti fermi che sono: a) la responsabilità esclusiva dei regimi nazista e fascista nello
scatenamento della seconda guerra mondiale; b) l’avventurismo mussoliniano che portò il Paese
alla guerra contro il resto del Mondo con esiti catastrofici; c) la cobelligeranza dell’Italia dal 1943
risparmiò al Paese la tragica sorte della Germania (divisa in quattro aree di occupazione) e del
Giappone (bombardato atomicamente); c) gli Italiani che pagarono per tutti queste politiche
dissennate furono quelli residenti nella Venezia Giulia (in modo particolare nelle province di Pola e
di Fiume, colpiti pure per quaranta giorni i residenti a Trieste e Gorizia).
Secondo elaborato scritto: A tale riguardo si proporrà nei prossimi giorni una scheda storiografica
sostenuta da un forte apparato bibliografico su Foibe giuliane e deportazioni. Dopo la repressione
nazionale e politica (1920-1940) e nel parossismo della violenza (1941-1945). Le vittime. E’ una
sintesi delle acquisizioni della storiografia triestina di ultima generazione (a partire dagli anni
novanta) la quale ha operato una doppia contestualizzazione del tragedia giuliana: a) l’accumulo di
tensioni verificatosi negli anni del fascismo e giunto parossismo durante il periodo bellico; b) la
costruzione di una nuova Potenza sub regionale per via rivoluzionaria con metodi politici stalinisti
che perseguivano l’eliminazione di ogni opposizione politica all’instaurazione dei cosiddetti poteri
popolari. Un “populismo” di estrema sinistra insomma che è interessante comparare a quello di
estrema destra oggi in auge in tutta Europa (e negli Stati Uniti).

 

Fabio DelBello

Consigliere comunale/Segreteria Pd/Pubblicista

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