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Arrestato a Duino il presunto autore seriale di estorsioni on line a sfondo sessuale

Aggiunto il: 28/01/2019
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Ieri mattina, a Duino, gli investigatori della Polizia Postale e delle
Comunicazioni hanno tratto in arresto un cittadino italiano
quarantatreenne, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere,
emessa dal GIP di Milano su richiesta della Procura della Repubblica
milanese, perché gravemente indiziato della commissione di 28 casi, al
momento accertati, ai accesso abusivo a sistema informatico e sextortion
on line in danno di numerose vittime italiane.
Le indagini, condotte per oltre un anno dal Compartimento Polizia Postale
e delle Comunicazioni per la Lombardia, hanno riguardato il fenomeno
conosciuto più in generale come sex extortion. Utilizzando profili social
falsi, in particolare femminili, il soggetto, dopo aver studiato il profilo
della vittima, esaminandone gusti, abitudini e stili di vita, sarebbe entrato
in contatto con uomini tra i 30 e i 50 anni, facendo leva sugli aspetti
sessuali anche mediante invio di foro accattivanti con le quali in realtà
inoculava il malware necessario per prendere possesso dei dispositivi
informatici, trafugando documenti e files multimediali compromettenti.
Dietro minaccia della loro pubblicazione nei servizi della rete internet,
oppure con messaggi del tipo “0,5 bitcoin e si conclude (…) oppure la sua
signora verrà a conoscenza di tutto”, sarebbe riuscito a obbligare le vittime
al pagamento di somme di denaro.
Non è bastato l’utilizzo di connessioni telematiche anonimizzate, la
movimentazione dei profili illeciti in conti accesi in diversi Paesi e
l’utilizzo di wallet Bitcoin, vicende tutte puntualmente ricostruite e risolte
dagli investigatori milanesi che hanno permesso alla procura della

Repubblica di Milano di trarre la gravità delle condotte criminose e gli
indizi necessari per richiedere, al Giudice per le indagini preliminari,
l’emissione della misura cautelare in carcere che è stata eseguita dagli
agenti del Compartimento di Milano, coadiuvati da quegli di Trieste che
avevano fornito elementi utili alla localizzazione dell’indagato.
Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha curato le
procedure di cooperazione internazionale per la tempestiva acquisizione,
all’estero, dei necessari elementi di riscontro, e che sta coordinando a
livello nazionale l’azione di contrasto di questo insidioso fenomeno
criminale, invita i cittadini a non pagare alcuna forma di riscatto e a
denunciare tempestivamente eventuali reati della stessa specie, anche se
solo tentati.

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