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Primo premio "Roche per la ricerca indipendente 2021" per un progetto della SC Pneumologia

Aggiunto il: 01/06/2022
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È stato selezionato come progetto vincitore (su 8 premi complessivi assegnati) e ha ricevuto un finanziamento di 50.000 euro la proposta di una squadra della SC Pneumologia di ASUGI che ha partecipato al bando nazionale della Fondazione Roche.

“È un onore e un privilegio che la S.C Pneumologia dell’Ospedale di Cattinara sia stata selezionata per questo progetto innovativo e che il gruppo di lavoro guidato dal dott. Francesco Salton e dal Prof. Marco Confalonieri sia risultato vincitore del premio "Roche per la ricerca indipendente" con il suo progetto su un nuovo dispositivo di telemedicina applicato alla gestione domiciliare di pazienti affetti da Covid-19 come percorso alternativo al ricovero" afferma Antonio Poggiana, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. "Il Covid-19 ha dato un forte contributo alla diffusione della telemedicina nella pratica clinica: la telemedicina rende possibile l'assistenza domiciliare delle persone affette da COVID-19 in fase acuta, consentendo una riduzione dei ricoveri e un tempestivo riconoscimento del deterioramento clinico. L'uso di questo nuovo dispositivo potrebbe essere esteso alle condizioni non respiratorie, permettendo sia una riduzione dei costi che un risparmio di tempo grazie alla diagnosi precoce delle malattie, alla riduzione dei ricoveri in Pronto Soccorso e alla creazione di un percorso alternativo al ricovero" conclude il Direttore Generale di ASUGI.

 

Il progetto che ha vinto il bando nazionale sulla telemedicina per l’area “Digital Health” prevede di utilizzare il dispositivo di telemonitoraggio "Butterflife" che con un semplice tocco delle mani utilizza un sistema di intelligenza artificiale per analizzare in modo combinato i tracciati di onda fotopletismografica (la stessa che viene utilizzata nei saturimetri) e onda elettrica (la stessa dei tracciati ECG per il cuore). Questo sistema, progettato dallo spin-off dell'Università di Modena "Ippocratech", permette di misurare a casa del paziente i più importanti parametri vitali in modo non invasivo. In questo progetto ci proponiamo di attivare in sicurezza un'attività di gestione domiciliare alternativa al ricovero per pazienti con compromissione respiratoria non grave secondaria a COVID-19, dopo una prima valutazione specialistica pneumologica in pronto soccorso. 
Il dispositivo, semplicemente impugnato con entrambe le mani per 90 secondi, consente di inviare i dati del paziente in tempo reale al medico specialista e al medico di famiglia.

Future applicazioni potranno prevedere l'applicazione della stessa tecnologia a un più ampio ventaglio di patologie respiratorie acute, con lo scopo di ridurre il carico sul pronto soccorso e sui reparti ospedalieri, anche grazie alla creazione -per la prima volta in Italia- di un team infermieristico specializzato operante sul territorio.

 

 

CREAUS/EL/ss

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