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TRIESTE - Disturbi dell'apprendimento: Un successo il progetto del Burlo di identificazione precoce.

Aggiunto il: 08/09/2022
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Si è appena concluso con un seminario di disseminazione on line, il progetto biennale “Identificazione precoce degli alunni con sospetto disturbo specifico dell’apprendimento”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale del Fvg insieme all’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”, all’Istituto Comprensivo Roiano-Gretta di Trieste e alla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha avuto come obiettivo l’identificazione precoce degli alunni con difficoltà scolastiche, la riduzione del numero di bambini con sospetto Dsa che accedono ai servizi sanitari e il potenziamento delle azioni di supporto da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Il progetto ha coinvolto un campione statisticamente significativo di classi seconde di scuola primaria distribuite in modo uniforme su tutto il territorio regionale. «Sono certa che il benessere dei nostri ragazzi – ha dichiarato l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen - sia responsabilità di tutti e che la scuola in primis si debba impossessare di tutti i progressi che la ricerca ha apportato per lo studio dell'apprendimento e la prevenzione dei disturbi a esso collegati: deve vincere la rete. Spero che questa iniziativa che la Regione Friuli Venezia Giulia, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale e all’Irccs “Burlo Garofolo”, ha abbracciato con determinazione, sia l'occasione per confermare la grande sinergia innescata e i successi raggiunti. L’Amministrazione regionale è pronta a sviluppare nuove proposte che migliorino i percorsi di prevenzione e di supporto allo studio per i ragazzi con disturbi specifici d’apprendimento». Nel suo intervento, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Daniela Beltrame ha affermato che: «Il progetto biennale “Identificazione precoce degli alunni con sospetto Disturbo specifico dell’apprendimento”, promosso grazie a un’intesa sinergica tra l’Ufficio Scolastico Regionale Fvg, l’Irccs “Burlo Garofolo” di Trieste, l’Istituto Comprensivo Roiano Gretta di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia si è concluso con successo. Grazie alla sinergia tra insegnanti e psicologi nel processo di individuazione e gestione delle difficoltà scolastiche e/o dei disturbi specifici dell’apprendimento, sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati quali: l’identificazione precoce degli alunni con difficoltà scolastiche, la riduzione del numero di bambini con sospetto Dsa che accedono ai servizi sanitari e il potenziamento delle azioni di supporto da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Desidero ringraziare – ha aggiunto - i dirigenti e in particolare i docenti che hanno aderito al progetto per l’impegno e l’interesse dimostrati in tutte le fasi progettuali. Nonostante il difficile periodo di pandemia da Covid-19 che in questi due anni trascorsi ha reso ancora più complessa l’organizzazione del percorso, grazie alla perseveranza e passione dimostrate da tutti gli operatori coinvolti (docenti e psicologi del Irccs “Burlo Garofolo”), è stato possibile portare a termine la progettualità con ottimi risultati e grande soddisfazione di tutti i partecipanti». "I risultati presentati oggi - ha sottolineato il direttore generale del Burlo, Stefano Dorbolò - sono il frutto di un lavoro di squadra in cui l’integrazione e la sinergia tra le istituzioni e i professionisti sono stati elementi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di questo progetto. Una squadra dove Regione, Ufficio scolastico regionale, Istituto Roiano-Gretta e l’Irccs “Burlo Garofolo” hanno messo a disposizione le loro risorse con l’obiettivo e il fine di intercettare il prima possibile una difficoltà che altrimenti potrebbe compromettere lo sviluppo della personalità e l’adattamento sociale dell’alunno. Credo che al di là dei dati, dei risultati e degli aspetti scientifici non vada trascurata anche l’evidenza del valore etico di questo lavoro. È stato un importante progetto di inclusione. Per garantire pari opportunità di apprendimento a questi bambini e ragazzi, per non far rimanere indietro nessuno e valorizzare le potenzialità di ogni alunno». Come spiegato da Giovanna Berizzi, referente del progetto e responsabile Dsa e Formazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, il progetto si è svolto in diverse fasi. «Dapprima – ha chiarito - si è avuto un’attività di formazione, rivolta al personale coinvolto nel progetto sulla tematica dei Dsa; quindi c’è stato il riconoscimento e identificazione/screening precoce di potenziali problemi nelle sfere dell’apprendimento, al quale è seguito un intervento precoce sulle difficoltà d’apprendimento con attività di potenziamento a favore dei bambini ritenuti a rischio di sviluppare un disturbo specifico dell’apprendimento, al fine di un efficace e mirato invio alle strutture specialistiche sanitarie dei soggetti resistenti alle modifiche della didattica. Per gli interventi di identificazione precoce e potenziamento – ha aggiunto - è stato utilizzato un programma on line di screening e potenziamento (Programma “InTempo” della Cooperativa Sociale Anastasis). Attraverso una formazione mirata, il progetto ha favorito la sinergia tra insegnanti e psicologi nel processo di individuazione e gestione delle difficoltà scolastiche e/o dei disturbi specifici
dell’apprendimento. La sperimentazione dell’integrazione tra le diverse competenze professionali – ha concluso la dottoressa Berizzi - è anche servita a definire un modello di azione che potesse avere una ricaduta estesa a tutte le scuole del territorio regionale».

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