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MONFALCONE - Stamattina la cerimonia in memoria dei caduti di Nassiriya.

Cisint: "Per l’anniversario dei vent’anni l’Inno d’Italia verrà cantato dalle scuole".
Aggiunto il: 13/11/2022
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Per l’anniversario dei vent’anni dalla tragedia di Nassiriya l’Inno d’Italia verrà cantato dalle scuole, insieme all’Amministrazione Comunale. Questa la proposta del Sindaco esposta questa mattina presso il parco tra via Valentinis e via Foscolo, dove si è svolta la Cerimonia in memoria dei caduti a Nassiriya. Un evento molto partecipato, che ha visto la presenza del Sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, del Vicesindaco Antonio Garritani, il Picchetto dei Cavalleggeri, due Carabinieri in Alta Uniforme, i Labari delle Associazioni d’Arma, le classi delle medie e delle superiori e di molto consiglieri Comunali. “Il prossimo anno saranno trascorsi vent’anni da quando in quel 12 novembre 2003 l’odio, la violenza e l’intolleranza religiosa islamica si abbatterono sui nostri ragazzi impegnati in una missione di pace in Iraq”, commenta il Sindaco Cisint, “eppure ancor oggi, sentiamo vivo il dolore per il sacrificio delle giovani vite dei nostri militari, dei nostri carabinieri e dei civili a Nassiriya”.
“Un attentato tanto più crudele e odioso perché rivolto contro la presenza delle nostre unità in quel Paese mentre erano impegnate nell’aiuto concreto alle genti di quella parte del mondo. Avevano fraternizzato con quelle povere e fragili popolazioni, svolgevano un’azione apprezzata di aiuto e sostegno. A tanto tempo di distanza, nella nostra memoria e nel nostro cuore, le ferite non si sono ancora rimarginate e ci fanno pensare agli altri nostri giovani ancora impegnati all’estero o, ancor peggio, alla rappresentazione quotidiana della guerra, dei feriti e dei morti che da febbraio si susseguono sul confine ucraino”, continua il Sindaco. “I nostri giovani a Nassiriya, lontano dalla Patria in nome dei principi più alti che ispirano la civiltà occidentale, avevano come missione quella di riportare pace e sicurezza fra popolazioni martoriate da una guerra condotta con crudeltà e macchiata dall’integralismo. Quella missione impegnava tremila uomini, 400 dei quali carabinieri, e il triste bilancio di quell’attentato terroristico fu di 28 morti, 19 italiani di quali, tra cui 12 carabinieri, assieme a cinque militari dell’Esercito che facevano da scorta ad una troupe che documentava l’azione del nostro contingente” ricorda il Sindaco, rivolgendosi agli studenti, “Due dei carabinieri di questa missione erano residenti nella nostra città: sono stati insigniti della medaglia d’oro quali Vittime del Terrorismo, rimasti gravemente feriti nell’attentato: il sottotenente Paolo Prodan Paolo ed il Vice Brigadiere Francesco Morgesi”, verso i quali Cisint sottolinea pieno riconoscimento. “Quel 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo, guidato da due kamikaze si fece esplodere nella base Maestrale di Nassiriya, in Iraq, una delle due sedi della missione di pace italiana in quel Paese. A quei 19 giovani italiani la città di Monfalcone ha dedicato questo monumento”, continua Cisint, monumento composto da 19 pietre differenti le une dalle altre, a rappresentare la diversità di ognuna delle vittime italiane, che formano la figura unitaria di un cerchio, a richiamare le vicende di Nassiriya. “Fare in modo che la memoria non cada nell’oblio è un dovere verso i caduti di Nassiriya e verso tutti coloro che, nelle condizioni più diverse, hanno onorato la nostra Patria. Sono passati quasi vent’anni e sappiamo bene che il tempo non può lenire il dolore di chi ha perso il figlio o il marito e quello dei figli che non hanno potuto crescere accanto al proprio genitore.
Per tutto questo, nella mia memoria e nel mio cuore, rimane profonda l’emozione di questo ricordo”, conclude il Sindaco.

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