La microeradicazione del virus epatite C (HCV) in ambito penitenziario riveste una grande importanza tenendo conto che la popolazione detenuta è una comunità confinata in un contesto ambientale sovraffollato, promiscuo, ad elevato turnover. Il carcere è opportunità dove intercettare i bisogni di salute di una fetta di popolazione altrimenti difficilmente raggiungibile in comunità, «i difficili da raggiungere i difficili da trattare», incentivando un atteggiamento attivo e propositivo della persona ristretta nei confronti della propria salute, costituendo per questi un’opportunità di diagnosi e inserimento in percorsi terapeutici adeguati.
La sanità penitenziaria a seguito dell’evento tenutosi il 7 giugno 2022, “Diagnosi precoce e trattamento dell’infezione da HCV nei pazienti PWID. L’importanza dei percorsi specialistici di continuità assistenziale ospedale -territorio”, si è proposta ed è stata selezionata per collaborare al Progetto European Testing Week (ETW).
Il Progetto European Testing Week (ETW) è un progetto che incoraggia le organizzazioni partner – nelle comunità, nelle istituzioni sanitarie e politiche – in tutta Europa a unirsi per una settimana, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui benefici dei test precoci sull’ epatite C (HCV). Questa iniziativa a preso vita nel 2013, ed è cresciuta fino a diventare un evento europeo ampiamente riconosciuto con centinaia di organizzazioni che partecipano ogni anno. Ogni organizzazione dedica il proprio tempo per organizzare le attività della Testing Week , l’obiettivo finale di ETW è aumentare gli sforzi per rendere i test più accessibili e per ridurre la diagnosi tardiva.
La sanità penitenziaria per l’anno 2022 si è posta l’obiettivo di implementare tale attività al fine di:
- semplificare i percorsi diagnostici;
- quantificare e limitare la diffusione dell’infezione HCV all’interno dell’istituto penitenziario e sul territorio, tenuto conto che il detenuto terminato il periodo detentivo rientra nel territorio di appartenenza;
- diminuire l’incidenza di nuove infezioni con un counselling specifico, volto a modificare i comportamenti a rischio;
- individuare l’HCV ad uno stadio sempre più precoce di malattia;
- avviare tempestivamente il trattamento e migliorare gli indici di sopravvivenza e di qualità della vita;
attraverso le seguenti azioni:
- attività di informazione dedicata alla popolazione detenuta, attraverso incontri a piccoli gruppi in materia di patologie infettive (attualmente il personale infermieristico ha già svolto 6 incontri con gruppi di 12 detenuti);
- utilizzo di test rapidi HCVrna;
- counselling pre e post prelievo;
- attivazione di percorsi di cura e di monitoraggio specifici, per la presa in carico congiunta con gli specialisti della S.C. Malattie Infettive, Centro studi fegato, attraverso percorsi personalizzati.
La partecipazione al progetto prevede:
- l’utilizzo di test rapidi su sangue capillare, sono previsti 100 test per il rilevamento dell’infezione;
- utilizzo della piattaforma Cepheid GeneXpert IV-4;
- tutti i materiali sono forniti a titolo gratuito per il periodo del European Testing Week (ETW).
CREAUS
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