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MONFALCONE - Comune: Incontro con Regione e Ater sulle soluzioni alle criticità abitative della città.

Aggiunto il: 17/11/2022
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Necessità abitative della Città all’ordine del giorno di un incontro che si è svolto questa mattina tra il Comune di Monfalcone - rappresentato dal sindaco Anna Maria Cisint, con gli assessori Giuliana Garimberti, Antonio Garritani, Tiziana Maioretto e Paolo Venni e i tecnici - la Direzione Centrale Infrastrutture e Territorio della Regione con il direttore Marco Padrini e Ater Gorizia, rappresentato dal cda, appena rinnovato, composto dal presidente Fabio Russiani, il vice Rosanna Tosoratti e il consigliere Cecilia Bartole, con il direttore Ater Trieste e Gorizia, Franco Korenika e suoi tecnici. La riunione, organizzata dal Comune di Monfalcone, è stata convocata con l’intento di raccordare i tre enti, per affrontare le problematiche relative all’affidamento, alla manutenzione, e alle relative tempistiche, degli alloggi di proprietà e in gestione ad Ater presenti in sul territorio monfalconese. “Monfalcone è una città ad alta tensione abitativa, in cui si fa fatica a trovare alloggi pubblici o privati. I cittadini spesso si rivolgono ai sindaci perchè rischiano di restare senza una casa e questo non è possibile, nè tollerabile. E’ necessario, quindi, fare fronte comune per scrivere una pagina nuova sulla gestione degli alloggi Ater, per destinarli in tempi rapidi e per rendere accoglienti gli appartamenti che hanno bisogno di serie manutenzioni. La Regione, che ringrazio per la costante presenza, risulta fondamentale per raccogliere le istanze e trasformarle, con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, in soluzioni efficaci e per sbloccare situazioni che procedono a rilento. Abbiamo chiesto ad Ater la mappatura delle case sfitte, di quelle occupate e di quelle assegnabili, nonchè i cronoprogrammi e le tempistiche occorrenti per mettere di nuovo in circuito gli alloggi che vengono lasciati dai precedenti inquilini, per fornire risposte ai cittadini in tempi brevissimi. Abbiamo una lista di persone che, a seguito dello sblocco degli sfratti, sono destinatarie di un provvedimento di rilascio dell’immobile e che quindi hanno bisogno di trovare immediatamente una casa. Finora abbiamo risposto concedendo gli alloggi di proprietà del Comune che avevamo a disposizione, ma questo non basta. Deve esserci un gioco di squadra per dare risposte consapevoli alle esigenze alloggiative. E’ un aspetto non formale ma sostanziale, affinchè la comunità rientri in possesso degli alloggi disponibili” ha specificato Cisint nel corso della riunione. Per cercare di risolvere il problema dei cittadini che hanno subito provvedimenti di sfratto, il Comune ha proposto ad Ater di trovare strumenti che consentano una flessibilità nei casi di emergenza, con lo scorrimento delle graduatorie ogni tre mesi e non ogni sei come avviene attualmente.

 

La Regione, dalla voce del direttore Padrini, ha espresso la disponibilità dell’ente a farsi da connettore tra le richieste dei cittadini - rappresentati dal Comune - e Ater, perchè il duplice obiettivo è capire, attraverso il costante monitoraggio, quali sono le esigenze del territorio e dare indicazioni per la risoluzione delle problematiche riscontrate. Nell’assestamento di bilancio la Regione ha fatto sapere di aver già implementato i fondi per fronteggiare il rincaro dei costi.

 

Dal canto suo Ater - che ha dichiarato che fornirà i dati richiesti dal Comune nei prossimi giorni - ha evidenziato le criticità rilevate nella manutenzione degli alloggi, le cui tempistiche di riatto dipendono anche dallo stato di vetustità degli immobili e degli impianti e dalla portata degli interventi da attuare. 

Inoltre, soprattutto negli edifici più vecchi, si è spesso riscontrata la presenza di amianto, che ha comportato un aggravio dei costi di ristrutturazione e un prolungamento delle tempistiche di consegna. 

Negli ultimi cinque anni a Monfalcone sono stati recuperati 140 alloggi, con decine in manutenzione ordinaria e straordinaria, ma sono ancora troppi gli alloggi non manutenuti e sfitti e non manutenuti e attualmente abitati.

 

Sul tavolo di Ater anche un progetto di massima per creare una comunità energetica attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici su alcuni condomini. Il progetto consentirebbe di ottenere uno sconto del 50% sul costo dei fotovoltaici e di ottenere ulteriori risorse per la realizzazione dell’opera.

 

Nel prossimo incontro, previsto per le prime settimane di dicembre, saranno coinvolti anche Ase e Acegas, per ascoltare anche le istanze delle aziende che forniscono energia e per acquisire da loro informazioni utili per l’efficientamento energetico degli edifici, sia nell’ottica della tutela ambientale che di riduzione dei costi.

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