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SERENA ZORS. OLTRE IL CIELO L’INFINITO: PRESENTATA OGGI NELLA SALA U.VERUDA DI PALAZZO COSTANZI A TRIESTE, L’ORIGINALE MOSTRA DELL’ARTISTA

Aggiunto il: 12/04/2019
Visualizzazioni: 93

sabato 13 aprile, alle ore 20, nella Sala Umberto
Veruda di Palazzo Costanzi, in piazza Piccola 2, si inaugura la mostra
“Serena Zors. Oltre il cielo l’infinito” dell’artista triestina Serena Zors,
realizzata con il contributo del Comune di Trieste, ideata e curata
dall’architetto Marianna Accerboni. Sarà un’inaugurazione multimediale
creata da Accerboni, piena di magiche soprese: una performance di arte
visiva, luce, musica, poesia e recitazione che movimenterà lo spazio
espositivo ma anche la piazza antistante Palazzo Costanzi con i colori e le
immagini prediletti dall’artista, accompagnati dalle note composte dal
Maestro Silvio Donati e dalle poesie scritte da Serena e interpretate
dall’attore Gualtiero Giorgini.

L’esposizione del tutto originale, realizzata con fascinosi oggetti
mediante la tecnica Tiffany e piccole sculture in steatite, propone
un’ottantina fra dipinti a olio e ad acrilico. Serena Zors, attraverso i
coloratissimi disegni di ritratti, nudi e paesaggi e le particolarissime sculture
scolpite in una baita vicino a Innsbruck, a 1800 metri, crea un mondo
fantastico, avulso dalla realtà, un mondo surreale e simbolico, fatato e felice
in un equilibrio armonico pervaso dall’amore. Gioia di vivere e pioggia, vento e
calma atarassica, fiaba e gioco connotano i suoi disegni divenuti dipinti, i cui
parametri ritroviamo spesso in alcuni esempi di edifici realizzati da grandi firme
dell’architettura contemporanea d’avanguardia. Un’artista speciale, che dagli
anni Ottanta a oggi, fra Trieste, dove ha lasciato il cuore e Monaco di
Baviera, in cui vive e opera da decenni, non ha mai interrotto la sua ricerca.
Un percorso iniziato fin da bambina con il disegno e la pittura e la
realizzazione di ritratti, nudi e paesaggi, proseguito con l’apprendimento
negli anni ottanta di una tecnica artistico-artigianale di grande pregio, quella
dei vetri Tiffany, interpretata in modo del tutto originale e personale con
passione e scrupolosamente, intrecciandola spesso a inserti di specchio

moltiplicanti il fascino cromatico e compositivo di queste creazioni. Una
tecnica tuttavia che a un certo punto mette a repentaglio la sua salute e che
deve rassegnarsi ad abbandonare.

Per Serena Zors l’esigenza primaria è sempre raccontare il proprio
mondo interiore confrontandolo con il reale, così diverso. Un’artista dunque
semplice e complessa al tempo stesso; semplice per i temi trattati, giocosi,
simbolici, colorati, allegri, ma complessa per l’universo simbolico di cui sono
intrise le sue articolate e vivaci composizioni, che sa esprimere il proprio
bisogno di libertà. E che sa donare un attimo di magica bellezza e di onirica
speranza, distraendo da un universo tecnologico e spesso intriso di
solitudine cosi come nella scultura sembrano invece trovare un momento di pace
e di riflessione.

Per l’Amministrazione comunale è intervenuto l’assessore alle Risorse
Umane che ha rivolto parole di vivo apprezzamento per la mostra di altissimo
livello dell’artista triestina e per le sue opere, caratterizzate da un equilibrio
straordinario, che saranno certo in grado di entusiasmare i visitatori in una Sala
Veruda che si conferma ‘centro strategico espositivo’, in cui diversi artisti possono
esprimere la loro creatività.

Serena Zors nasce a Trieste, che lascia poco più che ventenne per Monaco
di Baviera, dove tuttora vive e opera. Sin da giovanissima si dedica allo studio del
disegno e della pittura, realizzando lavori di gusto naïf. Nel 1980 è allieva a Monaco
della Kunstgewerblerin Erika Liebl, artista artigiana da cui apprende l’arte del vetro
secondo la famosa tecnica Tiffany. Dal 1985, per 12 anni realizza su proprio design,
indipendentemente dallo studio Liebl, oggetti, lampade e vetrate in stile Tiffany, che,
esposti in numerose mostre, riscuotono grande consenso e la portano anche a lavorare
per arredamenti d’interni.

Nel ’91 torna a Trieste per una personale alla Galleria Al Bastione, al cui
successo fanno seguito altre esposizioni nella sua città, alla Scuola dei Mercanti della
Madonna dell’Orto di Venezia e a Monaco. In occasione di una personale allo Spazio
Arte Vinissimo della capitale bavarese, il presidente dell’Azienda Autonoma di Turismo
di Trieste, Alvise Barison, giunto appositamente dal capoluogo giuliano, le conferisce la
Medaglia al Merito per gli Italiani all’estero.
Verso la fine degli anni ’80, durante numerosi viaggi a New York e frequenti visite al
Metropolitan Museum, scatta l’interesse per la scultura, che realizza principalmente in
steatite (o pietra ollare), una roccia particolare, simile alla giada, metamorfica, di
struttura e colore molteplici.
Nel 2014 espone con grande successo alla Sala del Giubileo di Trieste e alla Galleria
Rettori Tribbio, quest’ultima nell’ambito di un evento multimediale di luce, parole e
musica a lei dedicato dall’architetto light designer Marianna Accerboni: nel corso della
vernice gli attori Gualtiero Giorgini e Roberta Colacino interpretano la favola Il mistero
della bambina e dell’albero, composta per la Zors dal grande scrittore e saggista Khaled
Fouad Allam, editorialista de Il Sole 24 Ore e autore de Il Jihadista della porta accanto.
Nel 2015 un’altra performance multimediale di luce, parole e musica, intitolata Oltre il
reale, ideata e curata da Accerboni, ha incorniciato alla Galleria Melori & Rosenberg di
Venezia una successiva personale della Zors. Nel 2015, nell’ambito del prestigioso
Concorso Internazionale di pittura Dario Mulitsch, riceve il premio della Regione FVG. A

Trieste frequenta da anni l’atelier del maestro Livio Možina, nel cui ambito perfeziona le
trasparenze e le velature della tecnica a olio.

Appuntamenti collaterali: Nell’ambito della rassegna avranno luogo a Palazzo
Costanzi alcuni appuntamenti collaterali curati da Marianna Accerboni: martedì 23 aprile,
alle ore 19, ci sarà una visita guidata, domenica 28 aprile e 5 maggio alle 11 avranno luogo
una visita guidata e un laboratorio di disegno e pittura rivolti, in particolare, ai
giovanissimi. La curatrice è disponibile a condurre visite guidate anche in altri orari e
giornate (info e prenotazioni +39 335 6750946).

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