Caso Regeni: Maurizio Fogar attacca Fedriga su dichiarazioni commissione d'inchiesta

Non sappiamo cosa stia accadendo a Massimiliano Fedriga. Sarà stata la varicella adolescenziale ma da un po’ di tempo non ne azzecca una che è una. Questo il commento di Maurizio Fogar, presidente del circolo Miani di Trieste.

E proseguendo nella sua analisi giornaliera delle sciocchezze, qualcuno più prosaicamente le definirebbe “cazzate”, in libera uscita. Occasione questa volta è l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni con voto unanime, meno Forza Italia, da parte della Camera dei Deputati di una Commissione d’inchiesta sul terribile assassinio di Giulio Regeni da parte dei Servizi Egiziani, il Fedriga perde un’occasione d’oro per stare zitto.

“Fedriga: indagare è più concreto che esporre striscioni”. così le dichiarazioni del Governatore

Non ci arriva, prosegue il commento di Fogar,  che è proprio grazie e solo agli striscioni, ai braccialetti gialli, alla campagna incessante promossa dai genitori in questi tre anni che ha tenuto alta la mobilitazione e l’attenzione dell’opinione pubblica che la politica ha fatto questa scelta.

Non ci arriva proprio, come politico e spiace rilevarlo anche come uomo, che non vede l’ora di togliere dal Palazzo della Regione di piazza Unità quella striscia di stoffa gialla dal suo balcone imitando il suo mentore Dipiazza.

Chissà forse gli “orecchioni” potrebbero aiutarlo.