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CISINT - FINCANTIERI: Torna il gelo tra i due. A scatenare la reazione del Sindaco di Monfalcone l'ipotesi di altri 2000 arrivi di stranieri in città

Aggiunto il: 20/05/2019
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“Le dichiarazioni di Marco Grillo responsabile a Castellamare delle risorse umane di Fincantieri che ha affermato che la società “avrebbe bisogno di duemila addetti per lo stabilimento di Monfalcone che non si riescono a trovare perchè nessuno vuole fare certi lavori”, risultano inaudite e inaccettabili e richiedono un intervento immediato di chiarimento sulla reale volontà di modificare nel nostro stabilimento il devastante modello produttivo sinora praticato basato sull'impiego massiccio di manodopera straniera, con una vera e propria discriminazione verso le assunzioni di lavoratori del nostro territorio”

“Sin dall'insediamento della nuova giunta nel novembre del 2016 il Comune sta richiedendo a Fincantieri e all' Ad Giuseppe Bono l'utilizzo di lavoratori locali e regionali visto anche il rilevante numero di iscritti alle liste di collocamento e di esuberi delle aziende in crisi, invertendo la logica di utilizzo di immigrati che hanno raggiunto il 23 per cento della popolazione creando gravissimi problemi sociali in città. Le disponibilità verbali, accompagnate da alcuni primi accordi, non hanno modificato sostanzialmente la situazione, mentre i recenti fatti di sfruttamento emersi nel subappalto testimoniano le vere ragioni di questo sistema, quelle di un diffuso dumping contrattuale e salariale rivolto verso soggetti ricattabili. Tra l'altro la Regione ha dato la più ampia disponibilità per ogni processo di formazione e qualificazione del personale”.

 

“Le dichiarazioni del dirigente Fincantieri paiono voler ridimensionare la gravità di quanto emerso con il caso della ditta Montaggi, che impiegava esclusivamente stranieri. Si tratta di personale che può essere sfruttato in termini di ore di lavoro, di bassissima retribuzione e di mancate misure di tutela della sicurezza in quanto condizionabile e ricattabile anche sotto il punto di vista dei permessi di soggiorno e che quindi non può esporsi nei confronti del datore di lavoro. Come la Montaggi esistono decine e decine di altre ditte di subappalto che impiegano solo immigrati dai paesi più poveri ed emarginati, a cui non è richiesta particolare qualifica o competenza, e ciò legittima il dubbio di possibili diffuse condizioni capestro di abuso a cui possono essere soggetti”.

 

“Per questo chiedo a Fincantieri di organizzare un recruiting day assieme alla Regione e al Comune, rivolto ai fabbisogni che l'azienda dichiara di essere di 2-3 mila persone. Un'iniziativa aperta ai disoccupati di tutta la regione finalizzata alla loro assunzione, tenuto conto che l'amministrazione regionale garantisce ogni esigenza di formazione e ai quali Fincantieri deve poter assicurare le dovute garanzie contrattuali e i servizi di trasporto per raggiungere lo stabilimento. Non si dica che manca l'offerta di lavoro del territorio perchè solo al Comune sono pervenuti circa 600 curriculum di persone in cerca di impiego. Fincantieri, quindi, non pensi di far arrivare in loco nessun altro lavoratore da fuori. Basta alibi!”

 

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