MONFALCONE - Livorno, misteri e verità taciute: “Un insolito schema di gioco”, il nuovo giallo firmato da Voliani e Galante.

Vai al video successivo

TRIESTE - Inaugurato il Museo del mare "Ala Nord" alla presenza del sindaco Dipiazza.

Aggiunto il: 04/10/2023
Visualizzazioni: 100

Ieri pomeriggio (3 ottobre) nel Magazzino 26 del Porto Vivo – Porto Vecchio di Trieste, si è svolta, alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza e dell’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, della direttrice del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali Francesca Locci e dell’architetto Alessandro Pedron che ha curato la progettazione e gli allestimenti, l'inaugurazione del nuovo Museo del Mare Trieste - “ala nord”. “E' da tanti anni che stiamo lavorando e finalmente dopo tanto lavoro cominciamo ad inaugurare gli spazi espositivi – ha esordito il sindaco Roberto Dipiazza -. Oggi inauguriamo una parte del Museo del mare e sono molto soddisfatto del lavoro che è stato fatto; si sta anche lavorando per l'apertura della dorsale di collegamento tra l'ex Sala Tripcovich e la rotatoria di Bovedo. Le persone che entreranno nel Magazzino 26 - ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza - troveranno una concentrazione di musei”.
“Dopo la chiusura della sede di Campo Marzio, le collezioni del Museo del Mare tornano ad essere esposte in modo molto originale e visibile nelle sale del terzo piano del Magazzino 26 – ha detto l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi -. Il Museo dell’ala Nord si propone come anticipazione temporanea del Grande Museo del Mare, progettato dallo Studio Guillermo Vázquez Consuegra, che andrà ad occupare gli spazi dell’ala Sud del Magazzino 26”. La direttrice del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali Francesca Locci ha sottolineato le tappe del percorso, iniziato nel 2015 con la sdemanializzazione dell'area, proseguito nel 2017, con un accordo operativo tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, per l'acquisizione da parte del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali, dei tre edifici storici, il futuro Polo museale - la Sottostazione elettrica, la Centrale idrodinamica e il Magazzino 26. Dopo la chiusura della sede di Campo Marzio (1° aprile 2019), le collezioni del Museo del Mare tornano, dal 4 ottobre, visibili nelle sale del terzo piano del Magazzino 26. Nato nel 1904 come Museo della Pesca diviene poi Esposizione Marittima Permanente e acquisisce alle sue collezione alcuni degli strumenti di navigazione e dei beni appartenuti all’Accademia di Commercio e Nautica. Successivamente l’esposizione prende il nome di Museo del Mare e continua a raccogliere plastici, modelli di macchine navali, di piroscafi, di fari, segnali marittimi, raccolte fotografiche, stampe e carte nautiche da diversi enti del settore marittimo. Nel 1972 viene inaugurato il nuovo allestimento nell’edificio che era stato Arsenale di Artiglieria e, ancora prima, Lazzaretto, nella zona denominata Campo Marzio. Nella nuova sede del Magazzino 26 la storica funzione di stoccaggio viene recuperata e reinterpretata in modo funzionale alla necessità di accogliere i depositi museali, di garantire la pubblica fruizione e di disporre degli elementi che configurano il Museo come luogo di conservazione e studio dove trovano posto anche il laboratorio e la biblioteca specialistica Mario Marzari. Le collezioni sono organizzate in sezioni tematiche suddivise tra il terzo piano e il piano rialzato. Si parte dalla città ottocentesca e dal suo porto, entrambi dettagliati in un grande diorama. Alcuni filmati introducono i grandi temi dell’economia del mare, del lavoro, dell’evoluzione delle imbarcazioni, dell’ingegneria e del design, dell’arte di andar per mare su un transatlantico piuttosto che su una barca a vela o un “topo” da pesca. Il navigare prende diverse forme a seconda serva per commerciare, lavorare, esplorare il mondo, viaggiare per diletto o emigrare per necessità. Nel percorso di visita si possono apprezzare importanti reperti provenienti dall’Accademia di Commercio e Nautica di Trieste, fondata dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa nel 1754, tra cui un globo terreste e uno celeste. Non mancano i modelli dei grandi velieri mercantili realizzati dai cantieri, le riproduzioni di sezioni delle imbarcazioni a fini didattici, fino ai modelli delle navi destinate alle esplorazioni nei diversi continenti. Fra i protagonisti di queste vicende si incontrano Josef Ressel, poliedrico inventore che a Trieste sperimenta l’applicazione dell’elica alle navi a vapore, e Guglielmo Marconi, che con la radiocomunicazione rivoluziona il modo di vivere il mare. La storia di Trieste sul mare si intreccia con le famiglie di armatori, come i Cosulich, con le società di navigazione e le navi qui progettate sempre guardando all’innovazione nella costruzione degli scafi, nell’evoluzione dei motori, nel continuo miglioramento del comfort di bordo. Infine si può approfondire l’epopea della compagnia di navigazione del Lloyd. Un’ampia selezione di documenti, modelli, grafica pubblicitaria e arredi di bordo illustra l’ampiezza delle sue attività, che ben rappresentano le connessioni tra la marineria, il mondo degli affari e la storia della città tra Ottocento e Novecento. Il Museo ha avuto il privilegio in questi anni di accogliere anche diverse donazioni di privati cittadini, elementi che aiutano il museo non soltanto a integrare le collezioni con pezzi di diverso spessore, ma soprattutto ad arricchirlo di testimonianze, di storie di famiglia.
Alcune di queste donazioni sono già presenti nell’attuale esposizione, altre troveranno specifici spazi ed occasioni di presentazione a partire dalla donazione del fondo Dino Predonzani, cui a fine anno sarà dedicata una mostra.

Potrebbe piacerti anche...

MEDIA CORRELATI

Non ci sono media correlati