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MONFALCONE - Cisint: "Il consigliere Sarkar deve dimettersi dal Consiglio comunale".

Aggiunto il: 13/10/2023
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“Il consigliere comunale Jahangir Sarkar che nel suo profilo social promuove una manifestazione a favore dei palestinesi che inneggiano slogan contro Netanyahu definito “assassino”, non può più far parte del nostro Consiglio comunale perché il suo atteggiamento viola la coscienza comune e offende profondamente la comunità intera, sconvolta e distrutta dall’atroce massacro che ha visto vittime innocenti, tra cui molte donne e i bambini, tra la popolazione inerme. Non si può stare dalla parte di chi ha commesso questa feroce barbarie, di chi semina odio e genera terrore all’insegna dell’integralismo e del fanatismo musulmano. Tanto più se si fa parte dell’istituzione più importante di una città - il Consiglio comunale - che implica un giuramento di fedeltà ai principi di rispetto dei diritti umani e di ripudio di ogni forma di violenza. E’ questa la discriminante che ho chiesto a tutti coloro che ritenevano di candidarsi alle cariche municipali: violare questi valori significa violare il rapporto fiduciario verso la comunità dei monfalconesi. La Giunta comunale ha voluto manifestare con chiarezza - sin da subito - il senso di orrore e di indignazione per i fatti avvenuti in Israele, con la cruenta uccisione casa per casa delle famiglie ebree e della deportazione di minori, donne, anziani provocata da Hamas, esprimendo la piena vicinanza al popolo israeliano e la totale condanna verso i palestinesi responsabili di questi atti. Questa vicenda richiama l’esigenza di essere uniti di fronte alla necessità di sradicare la minaccia palestinese e dell’estremismo islamico, ovunque si manifestino. Dall’11 Settembre più volte l’occidente ha pianto le vittime di un integralismo islamico privo di umanità, che ha seminato dolore e morte e che ora vediamo rinnovarsi in Israele. La condanna deve accompagnarsi con la più attiva vigilanza per rispondere anche alle preoccupazioni delle nostre popolazioni, dei nostri concittadini, che la minaccia possa estendersi e colpire le realtà periferiche come le nostre, che registrano l’estendersi dei segni più marcati dell’integralismo e del fondamentalismo negli atteggiamenti e nei costumi che si diffondono nel nostro territorio. Posizioni come quelle del consigliere Sarkar alimentano i timori di chi vede l’emergere di una volontà di islamizzazione nella nostra città che non è accettabile. E’ venuto il tempo di applicare anche noi il principio che chi vive nel nostro Paese debba adeguarsi alle nostre regole, parlare la nostra lingua e garantire che i centri islamici non si trasformino in centri di comando e diffusione dell'odio. C’è uno spartiacque assoluto fra barbarie e civiltà che non può essere superato e non intendo transigere in alcun modo dalla volontà di difesa della nostra comunità da ogni fanatismo e da ogni integralismo islamico”.

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