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ESCAVO NEL PORTO DI MONFALCONE: SI REALIZZA UN SOGNO DOPO TRENT'ANNI CON UN INVESTIMENTO DA 18 MILIONI DI EURO

in queste ore verrà pubblicata la gara per i lavori di abbassamento di un metro del fondale. - Sindaco Cisint al settimo cielo
Aggiunto il: 10/06/2019
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Parte l'escavo di Monfalcone. Si tratta di un’opera complessa sotto il profilo ambientale attesa da anni il cui risultato finale sarà quello di abbassare il fondale del porto di Monfalcone di 1 metre e passare quindi dagli attuali -11,50 m circa a – 12,50 m con un intervento di dragaggio pari a circa 900.000 mc.. È prevista la messa a dimora dei fanghi nell’esistente cassa di colmata del Lisert a Monfalcone, previo rinfianco/innalzamento/impermeabilizzazione degli argini di contenimento, preparazione del piano di posa, realizzazione del drenaggio delle acque di consolidamento e del sistema di allontanamento delle acque di esubero. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori, è stabilito in circa 21 mesi, incluso un congruo periodo di interruzione dell’attività di cantiere dovuti a condizioni climatiche sfavorevoli per un costo complessivo di 18.000.000 € ed un importo lavori di circa 14.300.000,00.

 

Per il sindaco Anna Maria Cisint si tratta di una tappa fondamentale per lo sviluppo della portualità cittadina:“Un intervento strategico essenziale che Monfalcone attende da oltre un decennio finalmente è giunto alla fase attuativa e per questo ringrazio il presidente Fedriga, l’assessore Pizzimenti e la competente direzione regionale che hanno dato la spinta decisiva a risolvere questo annoso problema. Con l’approfondimento si creano le condizioni indispensabili per implementare e far crescere i traffici, si avviano lavori per oltre 8 milioni di euro e si rende concreta la prospettiva di una crescita delle attività economiche legate allo scalo. L’accelerazione delle tempistiche dopo anni di lungaggini improduttive è il segno della reale volontà del Comune e della Regione di portare alla realizzazione di quest’opera”. “Questo fatto assume rilievo ancor maggiore per il verificarsi di due altre condizioni concomitanti che creano una situazione di vera e propria svolta: il nuovo Piano regolatore del porto di Monfalcone e la partecipazione nell’autorità di sistema dell’Alto Adriatico. L’aver sbloccato la pianificazione portuale, attesa da oltre trent’anni e che è ormai in dirittura d’arrivo, significa dare a Portorosega il respiro e la qualificazione necessaria in termini di utilizzo e dotazione delle aree e di infrastrutturazione soprattutto ferroviaria per competere ai più alti livelli, assieme a Trieste, nel attrarre in misura sempre maggiore nuovi traffici, valorizzando le caratteristiche di Monfalcone quale polo logistico intermodale direttamente connesso alle grandi direttrici ferroviarie e alla rete degli interporti. Così come la presenza nell’autorità di sistema dei porti dell’Alto Adriatico significa poter incidere nelle scelte che attengono agli investimenti e alle politiche di sviluppo della portualità regionale. Approfondimento del canale, piano regolatore e autorità si sistema sono gli strumenti per dare un futuro rilevante al nostro scalo”.

 

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