"Il giorno in cui era necessario esprimere una ferma condanna per i gravi atti di razzismo ed intolleranza che si sono verificati a Monfalcone, la sindaca preferisce fare dei distinguo e rendere una dichiarazione piena di se e ma.Purtroppo, dopo sette anni di governo leghista, questo è il clima che si respira a Monfalcone, una città dove i
parroci cattolici devono intervenire per ribadire che non c'è nessuna guerra religiosa in corso, ma dove invece ci sono i segni concreti dell'odio razziale.
Monfalcone brucia (a cominciare dai simboli) e invece di buttare acqua sul fuoco la sindaca continua la sua campagna contro una parte della città. Purtroppo, come ci ha ricordato lei anche oggi, questa sindaca ha deciso di non rappresentare tutti e tutte, a prescindere da razza e religione, ma solo quella parte di città che
l'ha votata. Una sindaca di parte.Questo atteggiamento purtroppo è politicamente irresponsabile. Non tiene conto che si sta imboccando la via della contrapposizione culturale, alimentando il razzismo e le peggiori derive identitarie. Tante cittadine e cittadini ci contattano preoccupati dalle continue prese di posizione ideologiche, identitarie, avverse ad ogni forma di integrazione, che non appartengono alla tradizione di una città che negli anni ha saputo essere
ospitale, aperta al dialogo, crocevia di tradizioni e culture. Questa campagna mediatica e di stampa della destra invece descrive una città piena di tensioni razziali e usa le differenze religiose e culturali per nascondere il fallimento delle politiche sul piano sociale, economico e lavorativo.Per l'integrazione servono corsi di italiano, mediatori nelle scuole e nei servizi, asili nido, più scuole a tempo pieno per sgravare le donne dal lavoro di cura e permettere l'emancipazione attraverso il lavoro. Non abbiamo visto niente di tutto questo in questi anni ma solo slogan ideologici che stanno creando un clima irrespirabile in città."
Cristiana Morsolin
Alessandro Saullo
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati