"Nonostante la disponibilità delle Opposizioni al dialogo, la Maggioranza ha ritenuto di bocciare la
quasi totalità delle proposte dei consiglieri regionali di minoranza sui temi della salute e della sanità pubblica, frutto di un percorso di confronto e di condivisione con il Coordinamento Salute Fvg. C'è profonda amarezza per l'atteggiamento ingiustificato di chiusura, per l'aver posticipato ancora una volta il necessario cambio di passo
rispetto alle scelte fatte negli ultimi anni, per non aver anticipato in alcun modo le scelte che la Giunta riterrà di fare. Continuando su questa strada, il servizio sanitario regionale rischia di implodere e il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini del Friuli Venezia Giulia di venire definitivamente
meno". Così i consiglieri regionali delle Opposizioni (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Partito democratico e Gruppo Misto - Movimento 5 Stelle, Open Sinistra Fvg, Alleanza Verdi e Sinistra
-, firmatari di cinque ordini del giorno che erano stati
depositati in occasione della discussione della manovra di bilancio. "Gli ordini del giorno condivisi e le proposte di emendamento, tutte bocciate, dei gruppi delle Opposizioni formulavano proposte
concrete: aumentare la spesa dedicata alla prevenzione, oggi insufficiente rispetto agli standard italiani; garantire l'operatività e la qualità dei Centri di salute mentale; riconoscere la specificità delle patologie dementigene e
dell'Alzheimer nella rete di offerta di servizi e delle
prestazioni del Servizio sanitario regionale; introdurre modelli innovativi per l'assistenza distrettuale e per i servizi consultoriali, anche in nome dell'autonomia regionale; un impegno
speciale per la pianificazione sociale con il rilancio dei Piani di zona". "La maggior parte di queste proposte, l'unica approvata è stata quella sui consultori, non sono state accolte. È evidente che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, ma ci chiediamo come intenda la Giunta Fedriga affrontare le gravi e molteplici criticità che vive il sistema della salute regionale prima che
sia troppo tardi. Noi insistiamo sulla necessità di investire le risorse nella sanità pubblica, crediamo indispensabile un confronto aperto e trasparente con chi opera nelle strutture socio-sanitarie del territorio e il forte coinvolgimento della Commissione consiliare competente."
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