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MONFALCONE - Minacce da parte del mondo islamico a Sindaco Cisint attendibili da parte delle forze dell'ordine e questore. A breve la scorta?

Aggiunto il: 29/02/2024
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Minacce esplicite di morte dagli ambienti dell’islamismo nel segno delle prescrizioni coraniche, istigazioni a promuovere aggressioni, rappresentazioni di immagini che abbinano la figura del sindaco di Monfalcone a strumenti, armi e atti di violenza: Anna Maria Cisint, nel corso di una conferenza stampa ha presentato stamane il dossier che preoccupa il primo cittadino e le stesse autorità inquirenti per la consistenza e l’attendibilità delle fonti di provenienza. “Non si tratta solo di intimidazioni - ha rilevato Cisint mostrando i dettagli delle missive circolanti in rete - ma di rischi concreti basati su predicazioni che alimentano non solo l’odio nei miei confronti, ma costituiscono un pericolo reale per la mia vita, come hanno verificato le autorità di sicurezza. Sia chiaro, non ho alcuna intenzione di rinunciare alla battaglia che ho intrapreso che riguarda la difesa della legalità, il rispetto delle nostre leggi e la salvaguardia della nostra identità nazionale, anche perché ciò che succede nel nostro territorio è comune in gran parte delle realtà italiane come dimostrano gli appoggi e i sostegni che ricevo quotidianamente da tutte le regioni. 
Tuttavia, è necessario segnare uno spartiacque fra chi intende stare dalla parte del diritto e della libertà e chi predica la prepotenza richiamandosi alla punizione dell’Angelo vendicativo della morte richiamato nel Corano. Il dato che fa riflettere è che le minacce prendono pretesto da quanto riferito in maniera del tutto falsa da organi di informazione inglesi sul fatto che avrei vietato la preghiera agli islamici. Niente di più falso! Ho fatto rispettare le norme e ho difeso l’incolumità pubblica, come è dovere di un sindaco nei confronti di tutti i cittadini e di tutte le attività. 
Ho l’impressione che dietro a questa campagna così cruenta nei miei riguardi ci possano essere interessi di ben altra portata, legati a certi finanziamenti e alla volontà di queste comunità musulmane di sostituire la loro cultura e le loro regole con quelle del nostro Paese. Chi vive da noi deve rispettare le nostre leggi e i nostri ordinamenti. Piuttosto, ci sono responsabilità pesanti di taluni organi di informazione e degli esponenti della sinistra che hanno sempre cavalcato la contestazione verso l’azione del Comune e le falsificazioni rispetto ai provvedimenti adottati, sino ad arrivare ad auspicare atti di prepotenza nei miei riguardi. Ora che la minaccia è diventata concreta, non mi aspetto la loro solidarietà, quanto che dimostrino di stare dalla parte giusta dello spartiacque fra legalità e violenza e di rispettare la verità dei fatti che riguardano profondamente il futuro di tutti noi”.

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