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TRIESTE - Sicurezza. Lobianco (Fi): "Trieste non sia zona franca per bande di immigrati".

Aggiunto il: 25/03/2024
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"Risse, rapine, regolamenti di conti. La cronaca di Trieste è diventata una rassegna quotidiana di atti
di violenza rispetto ai quali non dobbiamo né abituarci, né assuefarci. Trieste non può divenire una 'zona franca' per la guerriglia di bande rivali di etnie diverse. I corpi estranei al nostro tessuto sociale devono essere neutralizzati ed espulsi". Lo afferma in una nota Michele Lobianco, consigliere regionale di Forza Italia, usando toni "schietti e chiari nel prendere posizione rispetto a un fenomeno grave e inaccettabile". "Non possiamo pensare che sia normale sfogliare il giornale la
mattina - commenta Lobianco - e trovare episodi di cronaca grondanti violenza. Servono provvedimenti forti e nessuno si azzardi a usare la leva del pietismo. Chi arriva a casa nostra deve rispettare le regole". "La presenza di etnie diverse fa parte della storia di Trieste. La condizione imprescindibile è che la convivenza sia pacifica e i nuovi arrivi dimostrino rispetto per la nostra cultura e la
nostra storia. Sappiamo che l'edilizia ha contribuito a portare nella nostra città lavoratori stranieri, anche in concomitanza con i lavori straordinari dell'ecobonus 110%. L'attrattività della città è un fenomeno positivo - sostiene ancora il forzista
-, a patto che venga gestito in modo corretto, con regole chiare". "Dalla sparatoria di via Carducci, davanti alla Luminosa, c'è stata un'escalation di episodi pesanti e intollerabili. Negli ultimi giorni, abbiamo letto quello che è successo in via Giulia
e ad Opicina: non possiamo minimizzare né accettare, anzi, dobbiamo tenere alta la guardia. Recentemente - rammenta Lobianco in chiusura -, il gruppo regionale di Forza Italia ha incontrato
il prefetto Pietro Signoriello per affrontare temi riguardanti le traiettorie della rotta balcanica, lo spettro delle infiltrazioni malavitose, i flussi copiosi dei minori stranieri non accompagnati, i furti nelle abitazioni e la crescente incidenza dei giovanissimi nella commissione di reati, tra allarmi percepiti e criticità reali. L'argomento è serio e Forza Italia
lo pone con urgenza, con atti e incontri finalizzati a trovare una soluzione".

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