TRIESTE - Esercitazione "Pollex 2024": la Capitaneria guida le operazioni antincendio e antinquinamento.

Nel corso della mattinata odierna la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Trieste ha coordinato una complessa esercitazione antincendio ed antinquinamento denominata “POLLEX 2024”, finalizzata segnatamente a valutare l’efficacia delle tecniche antincendio, il contenimento di sversamenti di idrocarburi e la risposta delle unità deputate alle attività di bonifica ambientale.Scopo dell’esercitazione è, infatti, quello di garantire, qualora dovessero verificarsi emergenze antinquinamento ed antincendio nel porto di Trieste, una risposta pronta ed efficace da parte dei diversi soggetti coinvolti, testando le procedure di allerta e mobilitazione delle risorse così come il coordinamento e la sinergia tra i partecipanti. Inoltre, l’esercitazione ha tra i suoi obiettivi quelli di migliorare le competenze del personale, identificare criticità nelle procedure ed assicurare la conformità alle disposizioni vigenti, fornendo uno specifico addestramento e promuovendo una cultura di prevenzione e sicurezza.All’esercitazione hanno, pertanto, preso parte sia Autorità/Enti pubblici, quali la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, sia Società/Enti privati, quali l’Ocean S.r.l., la Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A., l’Itelyum Sea FVG Srl ed il Consulente chimico di porto.In particolare, è stato simulato il verificarsi di un incidente complesso e realistico nel porto di Trieste, in uno dei punti previsti per il bunkeraggio in rada: durante le operazioni di rifornimento di combustibile di una nave da carico, per mezzo di una bettolina della OCEAN, si è verificato un principio di incendio nella sala macchine della nave. Nonostante i diversi tentativi, il Comando nave non è riuscito ad estinguere in autonomia l’incendio, che si è propagato ulteriormente, causando altresì uno sversamento di combustibile in mare. Ricevuta la richiesta di soccorso dal Comandante della nave, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Trieste ha, dunque, coordinato le operazioni di intervento dando immediata attuazione alle procedure previste sia dalla Monografia antincendio che dal Piano antinquinamento locale. In concomitanza con l’invio in rada delle unità della Guardia Costiera, è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco i quali, una volta giunti in zona hanno provveduto dapprima ad estinguere definitivamente l’incendio e poi, saliti a bordo della nave, ad effettuare una prima ispezione dei luoghi. Accertata l’assenza di danni a persone ed a cose, gli stessi hanno constatato la presenza in zona di uno sversamento di olio combustibile. Conseguentemente, è stato richiesto l’intervento dell’unità Castalia “SPICA”, per conto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al fine di confinare, contenere e rimuovere meccanicamente lo sversamento ovvero effettuare le operazioni di bonifica dell’area inquinata.Su richiesta della Sala Operativa di Trieste sono stati, altresì, allertati sia il personale della Itelyum Sea Fvg Srl, Società concessionaria del servizio di disinquinamento ed antinquinamento portuale, che ha concorso alle operazioni antinquinamento, sia il consulente chimico di porto e l’ARPA per una perizia del materiale presente in mare nonché sulle eventuali precauzioni da adottare.L’esito positivo dell’esercitazione – ha dichiarato il Capitano di Vascello Luciano DEL PRETE, Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia – oltre a confermare l’importanza dell’addestramento del personale, che potrebbe essere chiamato quotidianamente a fronteggiare eventuali situazioni emergenziali reali, dimostra come l’azione sinergica degli attori coinvolti nell’esercitazione costituisce l’elemento imprescindibile per garantire la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino e costiero.