MONFALCONE - Degrado e disagio sociale aumentano mentre i partiti sono lontani e pensano cone a cone demolirsi a vicenda.

A Monfalcone, siamo di fronte a un’emergenza che va oltre i giochi di potere, oltre i dibattiti politici polarizzati e le retoriche divisive. In questa città, ormai, si percepisce chiaramente una mancanza di rispetto per il territorio e per il decoro urbano, un problema che non riguarda qualche “altro” generico o lo “straniero” spesso indicato come capro espiatorio. Qui parliamo di persone del posto, abitanti della stessa comunità, che dimostrano disinteresse e trascuratezza per gli spazi comuni.

Ogni mattina, da settimane, Monfalcone si risveglia con scene di degrado in zone frequentate da lavoratori, pendolari e cittadini che cercano di vivere in una città ordinata. Angoli sporchi, rifiuti abbandonati, incuria: sono diventati un’immagine comune di una città che sembra aver perso il senso di appartenenza. Nelle foto che ho inviato alla redazione si notano oltre alle persone che impegnano alcuni spazi privati lasciando a terra persino garze usate, con potenziali rischi di malattie trasmissibili, un pericolo reale per la salute pubblica che dovrebbe preoccupare tutti.

E mentre questo accade sotto gli occhi di tutti, la politica appare distratta, concentrata più su chi è in grado di demolire l’avversario piuttosto che costruire soluzioni per la comunità. Questo tipo di politica, basata sull’annientamento dell’avversario piuttosto che sul dialogo costruttivo, è una delle cause principali della disaffezione dei cittadini verso la cosa pubblica. Quando le persone assistono a uno scontro continuo tra fazioni, in cui l’obiettivo sembra essere più quello di distruggere l’altra “bandiera” politica piuttosto che risolvere problemi reali, si allontanano inevitabilmente dalla politica. 

Io e il Gruppo Territoriale M5S di Gorizia crediamo che sia arrivato il momento di superare questa logica distruttiva. Non si può continuare a ignorare una realtà che è sotto gli occhi di tutti, pensando che la colpa sia solo di qualcun altro. Il degrado urbano è il riflesso di un degrado più profondo: quello di un’identità civica che sembra scivolare via mentre il dibattito politico, piuttosto che includere e creare comunità, isola e frammenta.

C’è un bisogno urgente di dialogo e cooperazione fra tutte le forze politiche e sociali di Monfalcone. È essenziale coinvolgere i cittadini, creare un senso di appartenenza e responsabilità, e abbandonare quella mentalità che “io sono io e tu non sei nessuno” che non fa altro che alimentare rancore e disinteresse per il bene comune. La propaganda divisiva non costruisce comunità, ma contribuisce a demolirla. Monfalcone è una città con storia, tradizioni e una comunità che merita attenzione e rispetto.

La politica deve tornare a essere uno strumento per il bene della comunità, un mezzo per migliorare la qualità della vita di chi ogni giorno abita, lavora e investe nella città. È giunta l’ora di cambiare direzione, di riportare al centro le vere esigenze dei cittadini e di risvegliare in loro la fiducia in una politica capace di ascoltarli e rappresentarli. Per Monfalcone, per un futuro più pulito, più sicuro e più unito, ma sopratutto più unito.