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Funzione pubblica FVG: Callari, piattaforma Cuc riferimento oltre confini

Aggiunto il: 28/01/2020
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Il terzo incontro sul territorio con
l'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari, per
tracciare un bilancio e presentare le potenzialità dell'attività
della Centrale unica di committenza (Cuc) si è svolto a Pocenia,
nella sede del centro civico.

Una riunione di carattere tecnico, come ha precisato l'assessore,
organizzata dal sindaco, Sirio Gigante,  rivolta agli
amministratori dei Comuni del medio Friuli e della Bassa Friulana.

Nell'occasione, Callari, accompagnato dai vertici della Direzione
centrale e della Cuc, presente il consigliere regionale, Mauro
Bordin, ha voluto ribadire che "la Regione, e lo dimostra anche
con questo incontro, intende cambiare strategia nell'utilizzo
delle funzioni e delle potenzialità della centrale".

"Uno strumento - ha detto Callari - che non dev'essere di
carattere coercitivo nei confronti degli enti locali, ma
rappresentare un'opportunità concreta per il sistema dei Comuni
per ridurre la spesa e poter utilizzare le somme risparmiate per
l'ottimizzazione dei servizi rivolti ai cittadini".

"Non solo - ha aggiunto l'assessore - ma dovrà divenire nel
contempo un'opportunità anche per ridare ossigeno al sistema
delle piccole e medie imprese, consentendo anche a questa
importante porzione del tessuto economico produttivo del Friuli
Venezia Giulia di partecipare, singolarmente o in forma
associata, agli appalti per quei servizi che sono previsti tra le
competenze della Cuc".

La Giunta Fedriga, ha detto Callari, si è infatti posta
l'obiettivo di ottimizzare l'attività e le potenzialità della
Centrale; cambiamento che, secondo l'assessore, deve avvenire in
sinergia e tramite l'ascolto dei Comuni, mettendo la Centrale a
disposizione degli enti locali per l'assistenza necessaria
all'accesso ai loro servizi. 

Il Friuli Venezia Giulia, per i risparmi conseguiti nell'ultimo
biennio attraverso l'attività della Cuc, come ha dimostrato dati
alla mano il direttore, Luciano Zanelli, è un esempio di buone
prassi tra le Regioni italiane, ma intende andare più in là: la
Centrale unica del Friuli Venezia Giulia dispone infatti di una
piattaforma informatica d'avanguardia, alla quale si sono già
iscritte 329 stazioni appaltanti e 208 Comuni, mentre vi sono
accreditate 3790 utenze e iscritte 11.401 ditte.

L'obiettivo che la Regione si pone ora, è stato detto, è quello
di sviluppare al massimo tale strumento, affinché possa divenire
una piattaforma elettronica d'uso comune e affermato anche per le
attività delle gare di appalto delle Regioni e dei Paesi
contermini, creando un mercato elettronico, chiamato dai tecnici
'Market place', che sia ancor più funzionale anche per le Pmi del
Friuli Venezia Giulia.

"Dal suo migliore accreditamento - ha concluso Callari - non
potranno che trarre beneficio gli enti locali, l'economia, le
aziende, il lavoro dell'intera regione".

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