GORIZIA - Bernardis: “Incarico per la progettazione della Lunetta premia l’impegno di Fedriga e Salvini”.
VERONA - Borchia: “Sinistra in corto circuito, in silenzio su trattamento donne e omosessuali?".
“A Monfalcone vivono migliaia di cittadini di fede musulmana, lavoratori onesti che contribuiscono ogni giorno allo sviluppo economico e sociale della città. Non sono invisibili, non sono fantasmi. Sono parte viva e attiva della comunità. Il 28 maggio è stata presentata al Comune una richiesta formale per l’uso temporaneo di uno spazio pubblico per la preghiera collettiva del 6 giugno 2025. Si tratta di un incontro spirituale dalle 8:00 alle 10:00, con la partecipazione prevista di 500 persone. Oggi, però, non esiste a Monfalcone un luogo adeguato per la preghiera collettiva dei musulmani. È una mancanza grave, che nega nei fatti un diritto costituzionale: la libertà di culto.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha vietato l’uso dei locali precedentemente destinati al culto, è chiaro che sta ora al Comune trovare una soluzione. Una soluzione che concili rispetto delle regole e diritti delle persone. Anche perché, già alcuni mesi fa, la Questura aveva individuato uno spazio idoneo per soddisfare questa esigenza. Chiediamo che il Comune di Monfalcone, nel rispetto delle normative vigenti e delle sentenze già emesse, si faccia carico con senso di responsabilità e umanità di questa esigenza reale, proponendo una soluzione concreta, stabile e rispettosa della dignità delle persone coinvolte. Monfalcone ha tutte le risorse e gli strumenti per essere un esempio di convivenza civile e inclusione. Non lasciamo che la paura o i pregiudizi compromettano il futuro di una città che può – e deve – essere casa per tutti”.
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